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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

"Opere abusive" nella casa rurale di Siponto. Rotice: "Tanto rumore per nulla"

"E' stato finalmente appurato che né mio padre, né il sottoscritto, in qualità di erede, abbiamo commesso alcun reato di abusivismo, in quanto i piccoli manufatti esterni sono stati realizzati prima del 1980 da altri soggetti e sui quali sinora non era possibile intervenire"

"Tanto rumore per nulla". Così l'ex sindaco di Manfredonia Gianni Rotice, commenta così il clamore mediatico suscitato dall'atto di diffida a demolire di parte della villetta di Siponto: "Non fa altro che confermare quanto da me dichiarato e sostenuto sei mesi sul Podere n. 20, che non è la mia abitazione e non è una villa, bensì una casa rurale".

L'ingegnere precisa: "E' stato finalmente appurato che né mio padre, né il sottoscritto, in qualità di erede, abbiamo commesso alcun reato di abusivismo, in quanto i piccoli manufatti esterni sono stati realizzati prima del 1980 da altri soggetti e sui quali sinora non era possibile intervenire. Infatti, io non ero stato riconosciuto come legittimo possessore, ma bensì come richiedente in attesa di riscontro di una istanza per la legittimazione di usi civici dal 2016 e di una risposta dall'avviso pubblico della Regione Puglia 'per la legittimazione delle occupazioni di demanio' del 2018, rispetto al quale sono giunte 60 istante per l'area di Siponto e non di sanatoria.

Gianni Rotice prosegue: "Ciò che sarà demolito è già stato segnalato e riportato dal sottoscritto negli elaborati progettuali sia per l'istanza alla Regione Puglia del 2016 che per quelli presentati in occasione della partecipazione all'avviso pubblico regionale del 2018". E conclude: "Dal canto mio, una volta ottenuto il titolo per intervenire, non mi sottrarrò a quanto di mia competenza per ripristinare lo stato dei luoghi ed il rispetto della legalità".

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