Vìola misura interdittiva, domiciliari a Michele Simone ex dirigente Amica
Oggi Simone è stato arrestato con l'accusa di aver violato il "divieto temporaneo di esercizio di uffici direttivi di imprese e persone giuridiche e di attività ad esse inerenti"
Questa mattina i finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Michele Simone, il dirigente di Amica che il 2 luglio scorso era stato colpito da una misura interdittiva.
Simone è accusato di aver provocato il fallimento dell’azienda foggiana di igiene urbana. Secondo l'accusa avrebbe consigliato agli ex amministratori di Dauni Ambiente di non pagare ai dipendenti i contributi previdenziali e assistenziali.
Oggi Simone è stato arrestato con l’accusa di aver violato il “divieto temporaneo di esercizio di uffici direttivi di imprese e persone giuridiche e di attività ad esse inerenti”.
Dalle indagini della Gdf è emerso che l’ex dirigente di Amica si sarebbe recato negli uffici della Gema per informarsi sull’attività della società di cui era stato amministratore unico, colpita anch’essa dalla vicenda di Tavasci e Corriero.