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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Arrestata infermiera a Foggia: ha tentato di introdurre cellulari e droga in carcere

L'accaduto, denunciato dal Sappe, ieri nel carcere di via delle Casermette a Foggia

Nella giornata di ieri il responsabile del carcere e alcuni agenti della polizia penitenziaria hanno proceduto all'arresto di una infermiera dipendente della Asl Foggia, ritenuta responsabile di aver cercato di introdurre circa otto telefonini (tra micro e smartphone) e quasi 200 grammi di hashish. L'infermiera è stata sospesa dal servizio e nei suoi confronti è già partito l'iter per il licenziamento (leggi qui).

"Forse contava sul fatto che nella giornata festiva i controlli fossero meno stringenti, a causa della cronica carenza di personale che nelle giornate festive diventa ancora più grave. E invece no, nonostante le gravi difficoltà operative rappresentate da sempre dal Sindacato Autonomo Polizia PEnitenziaria, il comandante e alcune unità, con grande professionalità, sono riusciti a sventare l’ennesima minaccia che colpisce un carcere abbandonato da tempo dall’amministrazione penitenziaria e costringe i lavoratori a carichi di lavoro massacranti in violazione di leggi ed accordi sindacali", spiega il segretario nazionale del sindacato Federico Pilagatti, che ha denunciato l'accaduto attraverso un comunicato stampa 

Il 18 maggio, i vertici romani del Dap, verranno a visitare la struttura di via delle Casermette: "Questo importante ritrovamento segue di qualche giorno i numerosi telefoni ritrovati a Taranto, Foggia, Bari, Trani Lecce etc etc. Se dovessimo contare i telefonini sequestrati negli ultimi mesi solo in Puglia, arriveremmo a qualche centinaio".

Il Sappe da tempo denuncia il fatto che i detenuti governano i loro affari delle carceri utilizzando i telefonini: "Come pure abbiamo chiesto più volte ai responsabili delle carceri italiane di intervenire per contrastare questi atti criminali mettendo a disposizione dei poliziotti le apparecchiature elettroniche (Jammer) capaci di bloccare l'uso dei cellulari inviando onde radio di disturbo sulla stessa frequenza che usano i telefonini, ma a tutt’oggi nulla è cambiato. Per il momento non ci resta che ringraziare i poliziotti del carcere di Foggia che con il loro coraggio e sacrificio hanno evitato un ulteriore oltraggio alla legalità ed alle istituzioni"

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