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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Pericolosi latitanti garganici catturati, politica e antimafia esultano: “Duro colpo alla criminalità organizzata”

Dal ministro Piantedosi ad Avviso Pubblico, le reazioni agli arresti di Marco Raduano e Gianluigi Troiano

“La cattura all’estero di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, ad opera dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un altro duro colpo inferto alla criminalità organizzata”. Sono le parole pronunciate oggi dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo le operazioni che hanno portato all’arresto del boss di uno dei clan di Vieste, evaso dal carcere di Nuoro il 24 febbraio del 2023, e del suo braccio destro, latitante dall’11 dicembre del 2021.

“Grazie alle capacità investigative delle nostre forze dell’ordine e alla cooperazione con le autorità francesi e spagnole, è stato possibile chiudere il cerchio sui due criminali, assicurandoli alla giustizia”, ha aggiunto il titolare del Viminale.

“Proseguono, con i due arresti, gli importanti risultati fatti segnare da questo Governo nel contrasto alla criminalità organizzata ed ai suoi collegamenti internazionali grazie ad una intensa e proficua collaborazione di polizia”.

L’ex latitante viestano Marco Raduano è accusato di concorso negli omicidi di Omar Trotta, assassinato a Vieste il 27 luglio del 2017, e di Giuseppe Silvestri, ucciso il 21 marzo del 2017, a Monte Sant’Angelo. Gianluigi Troiano è invece imputato con Angelo Bonsante nel processo per l’omicidio di Omar Trotta, ucciso il 27 luglio del 2017, nel suo ristorante a Vieste mentre si trovava in compagnia della figlia di pochi mesi e della compagna.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha definito gli arresti “un segnale molto importante per i cittadini del Foggiano e per tutti i pugliesi: nessuno dei più pericolosi latitanti resterà impunito perché la professionalità dei nostri inquirenti è superiore a qualsiasi caratura criminale”. Ringrazia i carabinieri del Ros e le Procure antimafia che hanno collaborato per giungere a questo risultato.

“La Regione è al fianco dei cittadini che hanno dovuto soffrire per le azioni criminali dei clan e, anche grazie alle politiche di antimafia sociale che promuoviamo nel solco di quanto tracciato da Stefano Fumarulo, lavoriamo per prevenire l’occupazione mafiosa dei territori in stretta sinergia con le istituzioni, la magistratura, le forze dell’ordine, le scuole e gli operatori sociali”.

L’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, parla di una giornata storica per la provincia di Foggia. Gli arresti “rappresentano la vittoria dello Stato”. Anche lei ringrazia il procuratore Roberto Rossi, il comandante provinciale dei Carabinieri di Foggia Michele Miulli, il Ros di Bari e tutti coloro che hanno portato avanti “una preziosa attività d’indagine”.

L’attività investigativa, fa sapere, “sta continuando, e sono certa che avremo presto altri importanti risultati. Noi come istituzioni dobbiamo affiancare le forze dell’ordine con attività di prevenzione e di promozione della legalità, a partire dalle generazioni più giovani”.

Il primo ad esultare era stato il sindaco di Vieste e presidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Nobiletti: “Oggi è un giorno di festa per la comunità di Vieste”, aveva detto. La notizia della fuga dal carcere di massima sicurezza di Nuoro del boss Raduano aveva scosso la città, che ora può tirare “un fortissimo sospiro di sollievo”.

Le congratulazioni alle forze dell’ordine e ad ogni “singolo uomo che ha partecipato alle brillanti operazioni di cattura dei due latitanti garganici” arrivano anche dall’Associazione FAI Antiracket Vieste Ets.

“Il pentitismo, il lavoro straordinario della magistratura, importantissime operazioni di rilevanza nazionale ed internazionale come queste, evidenziano, in maniera incontrovertibile, una rinnovata attenzione alla nostra terra – scrivono dall’associazione - Il Gargano intero è immensamente grato a chi, con scrupolosa dedizione e grandi sacrifici quotidiani, è costantemente impegnato nella tutela di questo meraviglioso territorio”.

Esprime grande soddisfazione per “l’incredibile lavoro di cooperazione delle forze dell’ordine” Avviso Pubblico, associazione che riunisce gli amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità. “Un plauso va ai carabinieri del Ros, alla Gendarmeria francese, alla Guardia Civil spagnola, coordinati dalla Dda di Bari e dalla Direzione nazionale antimafia, che hanno condotto l’operazione. Questo dimostra quanto sia fondamentale la collaborazione tra le diverse forze di polizia. Fenomeni internazionali come sono le mafie oggi hanno bisogno di alleati forti e di risposte globali: solo così riusciremo davvero a sconfiggerle”, ha dichiarato il vice presidente di Avviso Pubblico Michele Abbaticchio.

“La cattura dei latitanti Raduano e Troiano rappresenta un altro duro colpo inferto alla mafia garganica. Ringraziamo le forze dell’ordine per l’infaticabile lavoro di indagine e per i risultati raggiunti. I nostri cittadini hanno bisogno di sentire la presenza dello Stato, hanno bisogno di non sentirsi soli in questa battaglia e arresti come questi danno fiducia, dimostrando che se si lavora bene in sinergia si raggiungono importanti risultati”, ha aggiunto il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, coordinatore regionale di Avviso Pubblico.

“Non dobbiamo dimenticare che per vincere questa battaglia non bastano solo le attività di indagine e la capacità militare ma c’è bisogno del coinvolgimento di tutta la società civile. Non dobbiamo disperdere il grande lavoro fatto sino ad oggi e dobbiamo continuare a lavorare quotidianamente per affermare i principi di legalità ovunque, nelle istituzioni, nelle imprese, nelle scuole. Le organizzazioni criminali devono sapere che il territorio non appartiene loro - ha concluso il coordinatore di Avviso Pubblico per la provincia di Foggia, Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata -, ma alle persone oneste e per bene che, ricordiamocelo sempre, sono la maggioranza”.

Non solo un duro colpo alla mafia garganica, ma anche “un segnale di speranza per l'intera provincia”, nelle parole della referente provinciale di Libera Foggia Federica Bianchi.

“Quella di oggi è una importante risposta dello Stato a quella che è un'emergenza nazionale primaria, ossia la criminalità organizzata foggiana ed è un forte segno di speranza, non solo per l'esito, ma per il metodo – afferma - È, infatti, il metodo del 'noi', della collaborazione tra forze di Polizia, italiane e straniere, procura e magistratura che ha portato a questo risultato. Ci auspichiamo quindi che questo metodo faccia scuola non solo tra le istituzioni ma tra l'intera comunità. Siamo fermamente convinti che ora più che mai è il momento di vincere la paura, la rassegnazione, di unire le nostre forze per togliere terreno fertile alle mafie. Alla notizia dell'arresto poi si aggiunge anche quella della scelta di collaborare con la giustizia di Giuseppe Francavilla, boss dell'omonima batteria della 'Società foggiana', che segue la scelta del fratello Ciro. Un dato questo estremamente importante - conclude Federica Bianchi - che dimostra ancor di più come il muro di omertà che circonda le organizzazioni mafiose sta piano piano crollando, chiaro segno che oggi più che mai è il momento giusto per liberare il nostro amato territorio dalle mafie”.

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