Un albero di ulivo dove una bomba ha seminato il terrore: il grande gesto di speranza in via D'Aragona
Gli attivisti del presidio 'Ultimi Gargano', con Pietro Paolo Mascione, vicepresidente nazionale, hanno deposto un albero di ulivo "simbolo della forza e dell'implacabilità della nostra terra"
Un albero di ulivo dove la deflagrazione di una bomba ha seminato panico e terrore. Blitz di 'Ultimi Gargano', questa mattina, in via D'Aragona, dove alcuni giorni fa la criminalità ha fatto deflagrare l'ennesima bomba. L'ulivo come un simbolo, "della forza e dell'implacabilità della nostra terra", spiega Mascione, che deve rialzarsi e reagire contro mafie e malaffari.
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Prima della manifestazione di Libera che ha coinvolto 391 associazioni, le scuole, i cittadini, le istituzioni e diverse centinaia di esponenti delle forze dell'ordine, Pierpaolo Mascione dell'associazione Ultimi di Don Aniello ha voluto fare un gesto di solidarietà verso Christian Vigilante e i condomini di via D'Aragona che hanno subito danneggiamenti depositando un ulivo e dei palloncini colorati sul luogo dell'attentato.
"L'ulivo, segno e metafora della nostra aspra terra, i palloncini per i bambini, per far ricordare loro l'unico sano fragore. Non c'è lotta senza rischi. Non c'è vittoria senza scontro. Ieri questo mi ha guidato - dice Mascione - a compiere una piccola azione, a cercare di dare colore a pareti ed animi sporcati dalla violenza della polvere nera, a dire a quel condominio che la vita è bella ed è ancor più bella se ci vogliamo del sano bene. Mi piacerebbe pensare che quell'ulivo sia coccolato e piantumato nel giardino comune affinché ci siano altri e poi altri ulivi, segno di rinascita. Mi piacerebbe portare tanto colore, tanti palloncini per poi scoppiarli con i bambini affinché ricordino quel festoso boato. Mi piacerebbe una Foggia migliore”, conclude.