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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il memorial di Giancarlo Ravidà è una festa: "Mio figlio è rinato in altre nove vite"

Grande entusiasmo fra i ragazzi speciali. Spazio anche per parlare della donazione di organi

Stasera vinciamo tutti”. Lo dice Salvatore, uno dei ragazzi speciali che partecipa al terzo memorial di basket dedicato a Giancarlo Ravidà. Con lui ci sono Marco e Andrea che hanno solo voglia di divertirsi, Marianna ‘la capitana’ che ha già “messo in riga” i suoi compagni di squadra. Con loro tanti altri ragazzi della cooperativa ‘Cammina con noi’ e i giovani cestisti della società foggiana ‘Fenice basket’. Sono poco più di una ventina di magliette bianche e nere sul rettangolo di gioco della palestra comunale Russo (“quella della curva Sud dello Zaccheria”).

E alla fine non conta chi fa più punti: l’importante è stare insieme, divertirsi e sentire il pubblico sugli spalti che tifa per entrambe le squadre, incita tutti i ragazzi indipendentemente dal colore della canotta e applaude per ogni palla mandata a canestro.

Non è la prima volta che organizziamo un evento del genere – spiega Danilo Lamacchia, presidente di ‘Cammina con noi’ e allenatore della ‘Fenice basket’ – e i ragazzi sanno benissimo quanto sia divertente fare sport in questo modo. Quindi sono sempre molto entusiasti di partecipare. Oltre che al loro benessere, questi momenti inclusivi servono anche alla città per far toccare con mano la sintonia che si può creare fra ragazzi speciali e normodotati”.

Ma la competizione non è solo questo. Si tratta di un memorial dedicato a Giancarlo Ravidà, il 19enne foggiano travolto e ucciso da un’auto pirata a Prato nel 2015 e i cui organi furono donati a 9 persone. L’incontro, infatti, è stato organizzato in collaborazione con l’A.I.D.O. (associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) di Foggia.

Lo scopo – evidenzia Franco Mazzeo, vicepresidente regionale vicario dell’Aido – è quello di informare i cittadini sulla ‘giustezza’ della donazione di organi che può salvare delle vite, e lo facciamo anche attraverso esempi concreti come quello di Giancarlo che è l’emblema del cuore grande della nostra città. La sezione provinciale di Foggia dell’Aido, infatti, è fra le più grandi: conta ben diciassettemila iscritti”.

Testimonial d’eccezione la mamma di Giancarlo, Carolina Conversano, visibilmente emozionata quando prende la parola per dare il via alla partita. “Per me non è morto – dice – ma è rinato una seconda volta. O meglio, altre nove volte perché è riuscito a salvare nove vite. E’ un modo per pensare che non sia morto invano, anche se per una mamma non è mai facile dire di sì all’espianto degli organi. Però io ho semplicemente dato voce al desiderio di Giancarlo di fare questo gesto d’amore. Si tratta di un dono che mi dà gioia”.

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