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Sabato, 27 Aprile 2024
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Castelluccio Valmaggiore riscopre il fascino del Catasto Onciario grazie allo studio di Saverio Russo

Grande partecipazione all'evento organizzato presso la sala consiliare 'Rocco Grilli'. Il sindaco Pasquale Marchese: "Iniziativa di grande spessore storico e culturale"

Grande partecipazione, lo scorso 13 gennaio, all’evento intitolato “Castelluccio Valmaggiore a metà Settecento attraverso il catasto onciario”, organizzato presso la sala consiliare 'Rocco Grilli'.

“Siamo onorati di avere qui con noi – ha detto il sindaco Pasquale Marchese – il docente e storico Saverio Russo. La presentazione dello studio del nostro catasto onciario inaugura un periodo di eventi e di rassegne culturali, ideato in collaborazione con l’amministrazione comunale, con i dipendenti comunali e con l’Ufficio di supporto tecnico – amministrativo, che speriamo possa essere accolto, in tutte le sue declinazioni, con entusiasmo dalla cittadinanza. Un ringraziamento particolare va a Pasquale Bloise, direttore della biblioteca comunale, che ha fortemente voluto e contribuito all’organizzazione di questo importante appuntamento. Già la precedente Amministrazione aveva dedicato particolare attenzione a questa importante fonte documentale: per questo motivo voglio ringraziare l’attuale vicesindaco Michele Giannetta e gli ex assessori Antonio Ziccardi e Angelo Pompa. In questa azione di promozione culturale desideriamo coinvolgere tutti i cittadini e le cittadine di Castelluccio Valmaggiore, assicurando la massima attenzione ai giovani”.

“Il professor Russo – ha spiegato Pasquale Bloise – ci ha generosamente donato una copia del Catasto Onciario di Castelluccio Valmaggiore, datato 1754. Del documento che era custodito qui in Comune, infatti, si erano perse le tracce diverso tempo fa. Saverio Russo lo ha anche analizzato, un lavoro importante che oggi condivide con noi tutti e con il territorio. Lo ringraziamo per questo e per gli interessanti volumi donati alla nostra biblioteca”.

Nel corso del suo intervento, Saverio Russo ha ricordato la genesi della relazione: “Cinque anni fa – ha raccontato all’attenta platea – visitai il Museo della Valle del Celone, davvero molto interessante. Obiettai, però, che la storia del territorio non può limitarsi all’archeologia e al Medioevo: occorre musealizzare anche il tempo storico a noi più vicino. Oggi possiamo visualizzare la fotografia della comunità di Castelluccio Valmaggiore a metà Settecento, grazie alle informazioni contenute in questo documento. Una fonte importantissima che possediamo per tutti i comuni del Regno di Napoli”.

Il catasto onciario rappresenta una particolare forma di registro catastale storico legato alle imposte e alla misurazione delle risorse agricole in Italia durante il XVIII secolo. “Nel contesto del catasto onciario – ha evidenziato Saverio Russo - alcune categorie di persone erano esenti dall'obbligo di versare le imposte. Le esenzioni erano spesso stabilite in base a criteri sociali e occupazionali”.

L’incontro è proseguito con l’analisi di alcune pagine del documento e con la scoperta dei cognomi castelluccesi più diffusi all’epoca: Checchia, Pompa e Stellabotte; a seguire, Campanaro, Luisi e  Marchese. Dopo un interessante dibattito, Saverio Russo è stato omaggiato dal maestro Salvatore Lovaglio che ha voluto donare un proprio quadro, ricordo dell’intensa giornata di studio.  

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