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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Roseto Valfortore è Città del Tartufo

Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a San Miniato, in provincia di Pisa, durante l'inaugurazione del MuTart. Il piccolo comune dei Monti Dauni entra a far parte dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo insieme ad Alba, Acqualagna, Apecchio, Città di Castello, Gubbio e tante altre

Sabato scorso, 13 aprile, Roseto Valfortore è diventata ufficialmente Città del Tartufo. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a San Miniato, in provincia di Pisa, durante l'inaugurazione del MuTart, il Museo del Tartufo delle Colline Samminiatesi. Il piccolo comune dei Monti Dauni entra, così, a far parte dell'Associazione Nazionale Città del Tartufo insieme ad Alba, Acqualagna, Apecchio, Città di Castello, Gubbio e tante altre.

"Di passi ne abbiamo tanti ancora da fare, abbiamo un territorio con numerose potenzialità; dobbiamo solo crederci, fare sistema ed impegnarci. Mai mollare, mai demoralizzarsi nonostante gli innumerevoli problemi. Sempre avanti con impegno e passione e i risultati arrivano", ha dichiarato il sindaco Lucilla Parisi.

Roseto Valfortore da diversi anni, ha una produzione di tartufo di notevole interesse, e per i ristoratori presenti sul territorio, e per i visitatori e appassionati che visitano il borgo e si lasciano ammaliare dalle bellezze paesaggistiche e gastronomiche del territorio. Il Tartufo presente a Roseto è lo Scorzone, tipico del periodo primaverile ed estivo, dal gusto straordinariamente unico e delicato. Se il Tartufo Bianco Pregiato è il re indiscusso dei tartufi, infatti, lo Scorzone può essere considerato un cugino di tutto rispetto (da non confondere con il Nero Pregiato), adatto a mille usi e preparazioni diverse.

Tartufo Roseto Valfortore

Alla vista, il Tartufo Estivo presenta un peridio (ovvero la parte esterna) grossolano, con grosse verruche piramidali sporgenti e una gleba, cioè la parte interna, con venature chiare e fitte e un colore che va dal nocciola chiaro al marrone intenso. Quello che vi aiuta a riconoscerlo, però, è anche il profumo: quello dello Scorzone ricorda un po’ il malto d’orzo torrefatto, con note che richiamano il bosco e le nocciole. Il sapore, invece, è molto delicato e più fungino rispetto a quello degli altri tartufi. Per conoscere ed assaporare questo prodotto di grande pregio bisogna raggiungere Roseto ad agosto, dove ogni anno si festeggia la sagra del tartufo. Centinaia i visitatori, appassionati che giungono da tutta la provincia per degustare i piatti e i prodotti realizzati a base di tartufo, e per portare a casa un prodotto di rilievo.

Piccola Curiosità: Giuseppe Rossi è stato il pioniere in questo settore, essendo il primo a cui la Regione Puglia ha concesso il tesserino (tesserino n°1) per la raccolta del tartufo. È solo grazie a lui che abbiamo scoperto il tartufo a Roseto e sui Monti Dauni.

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