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Lunedì, 29 Aprile 2024
Scuola

Foggia prima università a studiare l'applicazione del Metodo Analogico di Camillo Bortolato

Per un intero anno scolastico verrà studiata l'applicazione del Mab nelle scuole e ci sarà un bootcamp per formare gli insegnanti

Facile, intuitivo, inclusivo e adatto a tutti”. È il Metodo Analogico di Camillo Bortolato secondo genitori, insegnanti ed educatori che hanno lasciato il proprio feedback sul sito ufficiale del metodo. Ad oggi, sono oltre 2 milioni i bambini e le bambine che lo hanno seguito per l’apprendimento della matematica, dell’italiano o delle scienze.

Da oggi arriva anche all’Università degli Studi di Foggia che sarà il primo ateneo italiano a condurre esperimenti del Mab dal primo ottobre 2023 al 30 maggio 2024. “Inserire il Metodo Analogico di Bortolato nell’agenda scientifica dell’Ateneo – ha dichiarato il Magnifico Rettore, il professor Lorenzo Lo Muzio – è una chance per scrivere una nuova pagina della ricerca sociale, qui nel nostro territorio, orientata all'innovazione e alle buone pratiche. Le sperimentazioni su questo metodo, collaudato in tantissime scuole negli anni ma troppo poco sottoposto a vaglio scientifico, possono rappresentare un vero e proprio primato per l’Università di Foggia, prima Università ‘amica’ del MAB in Italia”.

Per Giusi Antonia Toto, professoressa ordinaria di Didattica e Pedagogia speciale all’Università di Foggia, la metodologia e gli strumenti del MAB (che per mezzo di metafore e analogie con il mondo reale, porta studenti e studentesse a sperimentare e conoscere le cose concretamente e in maniera operativa) possono rappresentare un’opportunità per le scuole del territorio foggiano.

Da ricercatrice – ha spiegato – sono portata continuamente ad interrogarmi sulle potenzialità di nuovi metodi e strumenti per la didattica, in maniera rigorosamente oggettiva. Abbiamo rilevato il successo del Metodo incontrando direttamente docenti, dirigenti scolastici e genitori che lo hanno utilizzato, nel corso di un evento tematico organizzato in primavera”.

Oltre a sperimentare scientificamente il MAB nelle scuole di Capitanata, l’Unifg ha in programma anche la pubblicazione di un libro sull’esperienza e un bootcamp (evento di formazione della durata di ventiquattr’ore) con formatori MAB provenienti da tutta Italia per il prossimo 12 ottobre e che ha già raccolto oltre 700 iscrizioni provenienti soprattutto dai corsiti del TFA.

L’obiettivo della ricerca è quello di capire se il metodo è efficace non solo per l’apprendimento nella primissima fase della formazione, ma anche e soprattutto se può essere utile a studenti e studentesse con bisogni educativi speciali. Insomma, l’Ateneo foggiano si appresta a dare il proprio contributo scientifico alla materia.

Innovare le pratiche d’insegnamento è una delle sfide più complesse della contemporaneità – ha dichiarato Giorgio Mori, delegato rettorale per la Didattica in Unifg – perché la comunicazione e il modo di apprendere cambiano velocemente: nuovi strumenti e mezzi didattici sono messi a disposizione degli insegnanti di ogni ordine e grado. La comunità accademica, in qualità di volano per il territorio, ha senza dubbio il compito di guidare l'esplorazione di nuove frontiere, favorendo l’apertura di strade inedite in campo sociale e formativo”.

Le scuole coinvolte saranno cinque: la ‘Da Feltre-Zingarelli’ di Foggia, l’Istituto Comprensivo ‘Santa Chiara-Pascoli-Altamura’ di Foggia, la ‘Aldo Moro’ di Stornarella-Ordona, la ‘Nicholas Green’ di Ascoli Satriano e l’Istituto Comprensivo ‘Giovanni Paolo I’ di Stornara. I primi risultati delle sperimentazioni saranno oggetto di divulgazione in occasione di un festival dell’inclusione previsto per le giornate del 21, 22 e 23 novembre.

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