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Lunedì, 29 Aprile 2024
Scuola

Eduscopio svela i migliori licei e istituti di Foggia: ecco chi dà una marcia in più per università e lavoro

Come ogni anno, il portale pubblica la classifica realizzata dalla Fondazione Agnelli sulle migliori scuole che preparano all'Università o al mondo del lavoro

Quali sono le scuole che preparano agli studi universitari? E quelle più adatte a chi vuole intraprendere il percorso lavorativo dopo il diploma? Un ausilio ad avere le idee più chiare lo fornisce Eduscopio, che nella giornata di oggi ha pubblicato la nuova classifica delle scuole che “danno una marcia in più per l’università e il mondo del lavoro”.

Come ogni anno il portale nato nove anni fa, attraverso le classifiche redatte dalla Fondazione Agnelli, si propone di aiutare studenti e famiglie nel momento della scelta della scuola dopo la terza media. Negli ormai due lustri di attività il portale è diventato un punto di riferimento a livello nazionale, come attestano gli oltre 2,8 milioni di utenti e le 13,3 milioni di pagine consultate. 

Il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, quest’anno ha analizzato i dati di oltre 1,3 milioni di diplomati in tre anni scolastici (2017/18, 2018/19 e 2019/20) in circa 7850 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie. Com’è noto, chi visita il portale può cercare la scuola migliore in base alle proprie esigenze e prospettive, e avere una idea più chiara sull’istituto o liceo più adeguato. 

Scuola che prepara al meglio per il mondo del lavoro

Concentrando l’analisi su Foggia sono sempre quattro gli indirizzi di studi selezionabili: tecnico-economico, tecnico-tecnologico, professionale-servizi, professionale-industria e artigianato. I dati evidenziati sono gli stessi delle precedenti classifiche: l’indice di Occupazione (ovvero la percentuale ci dice qual è la percentuale degli occupati – coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma – su coloro che non si sono immatricolati all’università) (occupati+sottoccupati+altro), la coerenza tra studi fatti e lavoro trovato (la percentuale di diplomati che a 2 anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito) e, infine, la percentuale di diplomati in regola, ovvero gli studenti che hanno completato il percorso 

Partendo dall’indirizzo Tecnico-Economico, il Giannone-Masi è la scuola statale che presenta sia il più alto indice di occupazione (32,2%) che la maggiore coerenza tra percorso di studi e lavoro (13,3). Anche la percentuale dei diplomati in regola (58,3%) è superiore a quella del Blaise Pascal (55,2%) e del Notarangelo Rosati (43%). Da segnalare l’elevato dato di coerenza del Pitagora College, scuola non statale, a fronte però di un indice di occupazione che non raggiunge il 17%. Si attesta sui 236 giorni il tempo di attesa per il primo contratto significativo (di almeno un mese) di un neodiplomato del Giannone-Masi. Dato di poco più elevato rispetto al Blaise-Pascal (227 giorni), mentre sale a 307 giorni il periodo di attesa per un diplomato del Notarangelo-Rosati. L’istituto di via Napoli può però vantare la percentuale più alta di diplomati che dopo due anni hanno firmato un contratto a tempo indeterminato (17,4%). 

Scuole superiori per il lavoro_Indirizzo tecnico-economico

Nell’indirizzo tecnico-tecnologico il Giannone-Masi stacca le altre scuole del capoluogo per la percentuale di Diplomati in regola, che supera il 65%, mentre l’indice di occupazione più elevato spetta all’Altamura-Da Vinci. Stesso discorso anche per la coerenza che supera il 31%. A seguire, il Notarangelo-Rosati e l’Einaudi-Grieco. Quest’ultimo istituto fa registrare il tempo minore di attesa per il primo contratto significativo (122 giorni), epperò in totale assenza (alla pari del Notarangelo-Rosati) di coerenza tra percorso di studi effettuato e tipologia di lavoro intrapreso. 

Scuole superiori per il lavoro_Indirizzo Tecnico-Tecnologico

Interessante il dato del Pacinotti per le scuole di indirizzo Professionale-Servizi. Nell’istituto di via Gioberti l’indice di occupazione supera quota 50, mentre non raggiunge il 14% il dato della coerenza. Sale oltre il 53% la percentuale di diplomati in regola, dato quest’ultimo in netto aumento rispetto alle rilevazioni dello scorso anno, quando la percentuale si fermò al 27,2%. Più alto il dato della coerenza per l’Einaudi-Grieco, che sfiora il 40%.

Scuole superiori per il lavoro_Indirizzo Professionale-Servizi

Nell’indirizzo Professionale-Servizi il Pacinotti fa registrare un 36,7 di indice di occupazione, ma un basso rapporto tra tipologia di diploma e qualifica professionale (11,1). Nello stesso indirizzo si segnala un 19,2% di diplomati con contratto a tempo indeterminato due anni dopo la fine del percorso scolastico, del Bonghi-Rosmini di Lucera.

Scuole superiori per il lavoro_Indirizzo Professionale-Industria e Artigianato

Osservando il dato di tutte le scuole della provincia, la percentuale più alta di studenti che nei due anni successivi al diploma hanno lavorato per più di 6 mesi appartiene all’indirizzo Professionale-Artigianato (33%), seguita dalle scuole di indirizzo Professionale Servizi (30%). Più bassi i dati degli indirizzi tecnici (24% tecnico-tecnologico e 13% tecnico-economico). 

Scuola che prepara al meglio per l’Università

Anche in questo caso, i parametri utilizzati sono gli stessi delle precedenti edizioni. Si parte dall’Fga, ovvero l’indice che mette insieme la media dei voti e i crediti ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100 con un peso uguale a ognuno degli indicatori, la media dei voti ottenuti all’Università dagli studenti usciti dalla scuola in questione, la percentuale di crediti ottenuti al primo anno di corso rispetto al totale, e la percentuale di diplomati in regola, ovvero gli studenti che hanno completato la scuola secondaria di secondo grado senza mai essere bocciati. 

Partendo dal liceo Lanza, i dati sono più o meno in linea con quelli dello scorso anno. L’indice Fga è di 62,1. Si avvicina a 26 la media dei voti all’università, mentre a un lieve calo della percentuale di crediti ottenuti, si contrappone un incremento di quasi un punto percentuale dei diplomati in regola.

Liceo Classico

Qualche piccolo cambiamento si registra nei due licei scientifici della città. Il Volta continua a vantare un indice Fga superiore a quello del Marconi (seppur in leggero calo), nonché una media voti più alta di 1,3 punti, ma fa registrare un calo dei crediti ottenuti (oltre 5 in meno rispetto alla classifica dello scorso anno). Rispetto al 2022 il Marconi supera il Volta nella percentuale dei diplomati in regola, con l’83,4% (un punto e mezzo in più). Nell’indirizzo Scientifico-Scienze applicate, l’indice Fga del Volta è in calo (62,25) mentre sale la percentuale di studenti diplomati senza bocciatura. 

Indirizzo Scientifico

Nell’indirizzo Scienze Umane, si osserva il drastico calo di diplomati in regola al Poerio (dal 68 al 40%). Più o meno stabili, con minime variazioni, gli altri indici del liceo negli indirizzi Scienze Umane-Economico sociale e Linguistico. 

Scienze Umane - Economico sociale

Tra gli istituti tecnici, il Blaise Pascal primeggia nell’indirizzo tecnico-economico sia per quel che concerne l’indice Fga che per la media dei voti e la percentuale di crediti ottenuti. Ma è il Giannone-Masi a presentare il dato percentuale più elevato (58,3%) di diplomati in regola.

Indirizzo Tecnico-Economico

Primato ancora più netto nelle classi a indirizzo tecnico-tecnologico, dove il 65,2% dei diplomati nell’istituto di via Sbano non ha mai perso un anno. Il Notarangelo-Rosati può vantare un miglior indice Fga e più crediti. 

Indirizzo Tecnico-Tecnologico
Altri due dati interessanti emergono dall’analisi degli istituti foggiani: il primo riguarda la percentuale di studenti che non si iscrivono all’università. Se il Volta è la scuola con la più bassa percentuale (5%), nel Notarangelo-Rosati (indirizzo tecnico-economico) oltre uno studente su due non prosegue il percorso di studi dopo il diploma. La percentuale sale addirittura al 64% per il liceo Artistico Perugini. 

Di rilievo anche la parte relativa alle scelte degli studenti che decidono di iscriversi all’università. Detto che in tutti gli indirizzi, la scelta più frequente – in termini percentuali – ricade sempre sull’università di Foggia, è interessante osservare come gli studenti del Giannone-Masi (indirizzo tecnico-economico) siano quelli che scelgono maggiormente l’Unifg (75,2%). Ed è sempre l’istituto di via Sbano, ma nell’indirizzo tecnico-tecnologico, a far registrare la percentuale più bassa di iscritti all’Unifg, con il 34%, mentre il 28,7% ha scelto il Politecnico di Bari e il 6,4% l’università di Chieti. Né il classico né lo scientifico, superano la soglia del 50%. Gli studenti del Lanza che hanno scelto l’Ateneo dauno superano di poco il 44%, quelli del Marconi il 43%, quelli del Volta si fermano poco sotto la soglia del 41%. 

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