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Lunedì, 29 Aprile 2024
Salute

 Covid, utilizzo dosi di vaccino avanzate: le precisazioni di Lopalco. Bellomo: "Risposte insoddisfacenti"

L’assessore alla sanità, Lopalco, ha risposto contestualmente a due interrogazioni presentate dal consigliere Davide Bellomo, presidente del Gruppo Lega sui seguenti temi: “Dosi vaccino Covid-19” e “Vaccinazione anti Covid: utilizzo delle dosi giornaliere avanzate”

Sui vaccini l'assessore alla Sanità ha risposto a due interrogazioni presentate dal consigliere Davide Bellomo, presidente del Gruppo Lega. Alla prima Pier Luigi Lopalco aveva già risposto ad una interrogazione presentata dai consiglieri regionali del gruppo consiliare di Forza Italia: “Se ci sono stati casi saltuari o aneddotici sulla somministrazione dei vaccini lo accerterà la magistratura alla quale abbiamo offerto la nostra più ampia collaborazione”.

Sulla proposta di mettere a punto dei metodi per utilizzare le cosiddette dosi di riserva, l'epidemiologo ha precisato che "fino a questo momento, le strutture sanitarie, che in una prima fase hanno eseguito in via prioritaria la vaccinazione e quindi non è stato necessario utilizzare le liste di riserva o di andare in overbooking, per il semplice fatto che in ospedale, se non si fossero presentati, magari una o due persone necessarie per completare la fiala che era da sei o sette dosi, sarebbe stato facile reperire altri operatori sanitari che ancora non erano stati vaccinati. Quindi, inizialmente questo fenomeno, soprattutto nell’ambiente ospedaliero, non è stato un fenomeno rilevante. Invece, nel momento in cui sono stati aperti degli hub negli ambulatori territoriali, è possibile che si verificassero delle situazioni di questo genere.  

Fino ad oggi non ci è stato richiesto dai Noa aziendali di mettere in atto delle procedure regionali per ovviare a questo problema, in quanto hanno cercato volta per volta, nell’eventualità si fosse presentato, di ovviare al problema semplicemente con l’overbooking, gestito dagli ambulatori, cioè invitando alla vaccinazione qualche persona in più sapendo che qualcuno non si sarebbe presentato e poi, nel caso in cui ci fossero state una o due dosi avanzate, avrebbero chiamato, magari dalle liste dei prenotati del giorno dopo o degli appuntamenti successivi, quelli che avevano diritto. Quindi, in qualche maniera c’è stata una organizzazione autonoma da parte delle strutture vaccinali su come gestire le cosiddette “dosi residue”.

Questo problema in qualche maniera si presenterà, invece, in una fase successiva, o potrebbe presentarsi in una fase successiva, quando dovranno essere attivati gli hub per la vaccinazione di massa. In questo caso, noi abbiamo anche recepito le ultimissime comunicazioni del generale Figliuolo, ora responsabile della struttura commissariale per la vaccinazione, a cui ha fatto seguito una recentissima circolare del Ministero della salute, che ci è stata recapitata la scorsa settimana, che faceva chiarezza su alcune indicazioni che erano state date a mezzo stampa dal generale Figliuolo. Il generale ha detto: “Se avanzano delle dosi, il primo che passa per la strada lo chiamiamo e lo vacciniamo”. 

Quella, ovviamente, era una battuta, che stava a significare che in questo momento non dobbiamo perdere tempo e che, soprattutto, non possiamo permetterci il lusso di buttar via delle dosi di vaccino. Ovviamente, quella esternazione ha generato delle discussioni, il Ministero è intervenuto per chiarirla. Il chiarimento consiste nel fatto che, qualora ci fossero dei residui e qualora in quella seduta non fossero presenti delle persone che possono essere vaccinate, allora si deve fare riferimento a delle liste di riserva, che però devono sempre seguire l’andamento delle priorità.

Cioè, se nel momento “x” della campagna vaccinale stiamo vaccinano dai settanta ai settantanove anni, nelle liste di riserva dobbiamo includere soggetti dai settanta ai settantanove anni. Cioè, il principio resta sempre quello che, in un certo momento della campagna vaccinale, deve essere sempre vaccinato un soggetto appartenente alla categoria.

Il resto delle vaccinazioni sarà, invece, gestito dai medici di medicina generale che non avranno questo problema, nel senso che loro hanno liste autonome e, sulla base di queste, riceveranno le dosi precise di vaccino. Per cui, nella campagna di vaccinazione affidata ai medici di medicina generale, che sono gli ultra ottantenni da vaccinare a domicilio e il gruppo dei cosiddetti ultra-fragili, dei fragili e dei caregiver di queste categorie, quindi queste categorie il problema delle liste e dei sostituti non si pone".

"Nel dichiararmi assolutamente insoddisfatto delle risposte ricevute alle interrogazioni – dichiara Davide Bellomo ­– , rilevo che l’assessore Lopalco è diventato maestro del “politichese”. Ha impiegato sette minuti della seduta di Consiglio regionale per dirci, forse, solo alla fine, che il problema delle dosi di vaccino avanzanti a fine giornata è stato valutato. Però, al momento non esiste una lista di priorità indicata dalla Regione Puglia su chi deve essere vaccinato e in base a quale criterio, non esiste una disposizione su come devono essere contattati costoro, e capita che, per evitare di gettare qualche dose residua, venga vaccinato il sindaco di un cittadina vicina a Bari oppure qualche altro “privilegiato di passaggio”. Quindi, finora è rimesso alla liberalità di chi in quel momento sta effettuando la campagna vaccinale chiamare chicchessia. Non si può dire “Il problema è stato valutato o ce lo porremo”,  perché è un problema che abbiamo da ieri, non da domani. E lo abbiamo anche negli ospedali come lo stesso Lopalco ammette, anche se, a suo dire, non è stato un fenomeno rilevante. Di certezze nessuna traccia, la risposta dell’assessore è un condensato di futuro: “nei prossimi giorni comunicheremo”, “daremo indicazioni”, “prenderemo dei provvedimenti”.

E’ tanto difficile dare precise disposizioni al personale sanitario su cosa fare? Non si può fare ricorso alle liste in overbooking, il cosiddetto metodo panchina già adottato dalla regione Lazio, ovvero convocare delle persone in più, appartenenti alla categoria in corso di vaccinazione, a cui inoculare le eventuali dosi in avanzo? Oggi in Puglia vige ancora il libero arbitrio di chi sta effettuando la campagna vaccinale, e forse qualche mera raccomandazione su quello che bisognerebbe fare. E intanto i pugliesi anziani o con fragilità attendono. L’assessore Lopalco sia meno evanescente – conclude Bellomo – e ci mostri gli atti amministrativi che eventualmente ha posto in essere, così da essere sicuri che in Puglia i vaccini vadano a chi ne ha priorità, senza sprechi né ritardi. Concretezza e trasparenza, caro Lopalco ci vuole poco!”

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