rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Salute

Focus sulle malattie invalidanti femminili: "Si riconoscano nei Livelli essenziali di assistenza"

Obiettivo è riconoscere la neuropatia del pudendo, l’endometriosi, l’adenomiosi, la fibromialgia come malattie invalidanti. I punti della mozione sottoscritta da Joseph Splendido (Lega)

Focus sulle malattie invalidanti femminili che meritano una particolare attenzione perché spesso le donne non accedono ai livelli essenziali di assistenza nel servizio sanitario nazionale. Il consigliere regionale della Lega, Joseph Splendido, ha sottoscritto ben tre mozioni al riguardo, nel corso dell’ultimo consiglio regionale. 

“Ho firmato in maniera convinta - dichiara - le mozioni dalla numero tre alla numero cinque che riguardano il riconoscimento della neuropatia del pudendo, dell’endometriosi, dell’adenomiosi, della fibromialgia come malattie invalidanti. Molte donne affette da queste patologie non vedono riconosciute nei Lea queste loro malattie”. 
“Le mozioni”, spiega ancora, “chiedono che sia riconosciuto il diritto alle prestazioni e ai servizi sanitari gratuitamente o dietro pagamento di ticket, a carico del Ssn”. 

“So che il Parlamento è molto sensibile sulla materia e che il governo sta lavorando su questi temi – aggiunge Splendido -  ma è giusto che la regione cominci a farsene carico perché, ad esempio, sono tutelate solo le endometriosi di terzo e quarto stadio ma non quelle di primo e secondo stadio, come anche per le altre patologie”. 

Splendido conclude: “La Regione deve fare la sua parte affinché le donne possano essere curate gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. Ricordo che alcune patologie o quasi tutte sono invalidanti dal punto di vista personale e familiare perché impediscono la possibilità da parte di una donna di andare incontro ad una gravidanza e quindi impediscono alla famiglia di vivere la gioia di un figlio”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Focus sulle malattie invalidanti femminili: "Si riconoscano nei Livelli essenziali di assistenza"

FoggiaToday è in caricamento