rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

La nutrizionista foggiana Maria Paola Di Gioia è il volto della prestigiosa rivista scientifica 'Salute 33'

E' autrice di diverse pubblicazioni per una delle riviste di settore più importanti d'Italia

Mentre le altre bambine volevano fare le principesse, lei a due anni voleva fare l’insegnante di educazione fisica. E oggi è il volto del numero di settembre della prestigiosa rivista di divulgazione scientifica ‘Salute 33’. Maria Paola Di Gioia è andata ben oltre quel sogno. È sì diventata una insegnante di scienze motorie (è stata fra le prime a laurearsi in questa disciplina), ma poi ha continuato a studiare e oltre a diventare una biologa nutrizionista si è specializzata nelle attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e negli aspetti cognitivi ed intelligenza emotiva nella didattica digitale.

Da circa due anni cura una rubrica settimanale su alimentazione e stili di vita per il quotidiano ‘L’Attacco’ e sono stati proprio i suoi articoli ad attirare l’attenzione della rivista scientifica. Il primo contatto è avvenuto a giugno.“Mi hanno chiesto se fossi interessata a scrivere qualcosa per loro – ci ha raccontato la dottoressa – e ho proposto una pubblicazione scientifica sulla relazione tra microbiota intestinale e obesità che è stata messa on line. Ad agosto sul cartaceo ho scritto della trappola del ‘Weight Cycling’ conosciuta come o sindrome dello yo-yo, ossia il ripetersi di spiccate fluttuazioni di peso, di quali e quanti rischi comporta, di come evitarla. Poi mi hanno chiesto un altro articolo per la rivista e sul numero di settembre hanno pubblicato quello sul caffè come ‘nutrimento del corpo e medicina che cura, come alimento funzionale che cura la steatosi epatica”.

Ed è finita in copertina. Fra i 70 colleghi specialisti di differenti settori presenti in quello stesso numero, infatti, l’ha spuntata lei. Lei che fin da piccola ha sempre saputo che da grande non sarebbe stata la principessa che viene salvata dal principe azzurro. “Da piccola ero molto vivace – ci rivela – e non stavo un attimo ferma, ero la disperazione delle suore della scuola materna dove andavo. L’unico momento in cui riuscivo ad essere, diciamo così, calma e gestibile era quando facevo attività motoria, nello specifico ginnastica ritmica con una insegnante che è diventata il mio modello d’ispirazione fin dall’età di due anni: quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande, rispondevo che volevo essere lei”.

Così si è diplomata all’Isef di Foggia e laureata in scienze motorie a Urbino, però per una serie di circostanze ha iniziato a lavorare in banca. Ma, come recita un vecchio adagio, il primo amore non si scorda mai e appena si è presentata l’occasione ha mollato tutto ed è andata ad insegnare. Poi si è iscritta a biologia e scienze della nutrizione, ha conseguito diverse specializzazioni, insomma, è un fiume in piena.

Oggi all’insegnamento affianca l’attività di libera professionista. E il suo approccio con chi si rivolge a lei – soprattutto per questioni di peso – è molto particolare. “Da me non si parla mai di peso – ci svela – ma di circonferenza. Quindi, la prima cosa che faccio è dire ai miei pazienti di buttare o regalare la bilancia e di prendere un paio di pantaloni, una gonna, una camicia che volevano indossare e che non va più per vedere i cambiamenti”.

Io non ho molti pazienti – conclude – ma per scelta: amo curarli quotidianamente, seguirli costantemente perché quello alimentare è un processo molto delicato che interessa anche la psiche. Infatti la maggior parte delle persone che si rivolgono a me, al problema del peso affiancano un disturbo alimentare. Sono persone che hanno bisogno del mio tempo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La nutrizionista foggiana Maria Paola Di Gioia è il volto della prestigiosa rivista scientifica 'Salute 33'

FoggiaToday è in caricamento