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Salute Castelnuovo della Daunia

Terme, entro settembre gli accordi con gli stabilimenti. Tutolo: "Finalmente la Regione si è accorta del problema"

In via di predisposizione il provvedimento per l'approvazione degli schemi di contratto da sottoscrivere tra le Asl e i rappresentanti delle terme. L'annuncio dell'assessore alla Sanità Palese, in risposta alle rimostranze del consigliere Tutolo, che replica: "Risposta non esaustiva, ma rappresenta un impegno formale"

"È in fase di predisposizione il provvedimento di Giunta per l'approvazione degli schemi di contratto da sottoscriversi tra le Asl e i legali rappresentanti delle terme pugliesi per quanto attiene le prestazioni da erogare con oneri a carico del Servizio Sanitario Nazionale". È quanto dichiara l'Assessore alla Sanità Rocco Palese in relazione alle proteste attuate dal consigliere regionale Antonio Tutolo in materia di riabilitazione termale.

Al centro c’è la questione dei fondi destinati alla riabilitazione termale che in provincia di Foggia, alle Terme di Castelnuovo della Daunia per la precisione, non sono arrivati con il conseguente blocco dell’erogazione di un servizio utile a persone affette da gravi patologie invalidanti con attestazione di invalidità civile in gran parte del 100% con il beneficio dell'art. 3, comma 3 della L.104/92. Fondi che la Puglia ha già ricevuto dallo Stato e che non vengono impiegati da ben due anni.

"Il provvedimento, che conterrà anche le modalità di erogazione delle prestazioni a carico Inail, sarà approvato a settembre. Pertanto, i contributi regionali alle terme, che vanno inquadrati nei regimi dei livelli essenziali di assistenza (Lea) per le ragioni in piano operativo - saranno erogati a stretto giro una volta approvata la relativa delibera di giunta", spiega Palese.

“Finalmente la Regione Puglia si è accorta che c’è un problema e ha inviato questa mattina una risposta per iscritto che, sebbene non sia esaustiva, rappresenta un impegno formale ad affrontare la questione. Mi domando come mai si debba aspettare fino a settembre per una delibera di Giunta. È assurdo che mi sia dovuto piazzare davanti alla sede del Consiglio della Regione Puglia e organizzare una protesta per attirare l’attenzione su una questione importantissima, che riguarda tanti cittadini con patologie invalidanti e disabili privati di un servizio che loro stessi, mi hanno spiegato, aiutano a migliorare la qualità della loro vita”.

Esprime forte amarezza il consigliere regionale Antonio Tutolo nel constatare che dopo due anni di attesa e numerose sollecitazioni presso gli uffici regionali preposti, solo dopo l’annuncio di ieri mattina di un altro suo incatenamento in Via Gentile a Bari si è mosso qualcosa a livello burocratico.

“Ho ricevuto lettere da giovani con gravissime disabilità che non possono più accedere alle terapie da cui traggono enormi benefici a livello fisico e psicologico. Mi sono sentito sopraffatto dallo sconforto e dalla rabbia, perché in questo caso non è nemmeno una questione politica, ma di burocrazia sorda alle esigenze di una parte della popolazione, la più fragile, quella a cui dovremmo prestare più attenzione. Ho dovuto far casino e coinvolgere la stampa, senza la quale non si sarebbe raggiunto questo primo risultato - afferma Tutolo annunciando l’interruzione dello stazionamento davanti al palazzo del Consiglio – ma io sono un consigliere regionale e non voglio nemmeno immaginare che cosa debba fare invece un semplice cittadino per farsi ascoltare. Continuerò a seguire passo passo tutto l’iter – conclude - finché questi cittadini non avranno i servizi che, ripeto, sono già stati finanziati ma non vengono attivati”.

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