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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Manfredonia

Rotice "errore", Gatta chiede scusa ai manfredoniani: "Ho sbagliato e sono stato usato"

Il deputato di Forza Italia, principale artefice della caduta dell'amministrazione, è già proiettato verso una nuova fase

Chiede scusa ai manfredoniani Giandiego Gatta, deputato di Forza Italia, big azzurro del Golfo e principale artefice della caduta dell’amministrazione comunale guidata dall’ingegnere Gianni Rotice.

“Fa male ammettere di avere sbagliato, fa male soprattutto quando l’errore ha come vittima la città che follemente amo, quella in cui sono nato, vivo, e desidero persino di morire – ha scritto in un’accorata lettera aperta - Fa male ammettere di essere stato ‘usato’, di avere ingenuamente confidato nella onestà intellettuale, nella capacità aggregativa e partecipativa di chi, con il passar del tempo, invece, si è mostrato indegno del sostegno fornitogli da Forza Italia e dal sottoscritto, grazie al quale ha potuto vincere le elezioni”.

Alle elezioni amministrative del 2021, Forza Italia è risultata il primo partito, con l’11,03%, 3.023 voti e 7 seggi (il gruppo consiliare si è successivamente assottigliato).

“Sono qui a chiedere scusa alla mia amata Manfredonia per avere commesso questo errore, per avere dato il contributo decisivo a far vincere le elezioni da sindaco a chi ha fatto prima della autoreferenzialità, poi della marginalizzazione di qualsiasi voce dissonante all’interno della propria maggioranza, le linee guida del suo agire politico – prosegue l’onorevole Gatta - Ho sbagliato. Ma c’è sempre tempo per rimediare e per dimostrare a me stesso, ed a tutti voi, anche avversari politici, che non esiste amore senza libertà, anche quella di sfiduciare un sindaco che ho scelto, sostenuto, ed in nome del quale ho raccolto migliaia di consensi, grazie ad una lista, quella di Forza Italia, che si è attestata prima per voti ed eletti alle ultime elezioni comunali”. 

Il gruppo consiliare composto da Vincenzo Di Staso, Angelica Ciuffreda, Marco Di Bari e Liliana Rinaldi è risultato decisivo per decretare davanti al notaio la fine dell’esperienza Rotice.

“Ragazzi meravigliosi quelli che, dopo due anni di alacre lavoro, hanno ritenuto che non vi fosse più alcuna possibilità di dare l’auspicata svolta a Manfredonia, a causa della mancanza di confronto, di interazione, di partecipazione alle scelte operate dal sindaco, fino all’estrema decisione di dimettersi dal Consiglio comunale determinandone lo scioglimento – afferma il parlamentare di Forza Italia - Ragazzi leali, Vincenzo Di Staso capogruppo, Giuseppe Basta vicesindaco, Liliana Rinaldi consigliere provinciale, Marco Di Bari vicepresidente del consiglio comunale, Angelica Ciuffreda componente Commissione Affari Generali, rimasti fedeli al mandato ricevuto dagli elettori, che hanno anteposto la Politica e la Città a qualsiasi interesse personale, che con grande dignità hanno scelto di tornare a casa piuttosto che vivacchiare alla giornata, senza sentirsi compartecipi delle scelte importanti per la propria città”.

Il deputato che aveva spinto la cavalcata dell’ingegnere spiega così, ai suoi concittadini, le motivazioni che, di fatto, hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale.

Forza Italia si è vista sempre più marginalizzata nelle scelte e nelle politiche dal sindaco, che "grazie alla condivisione (negata!) avrebbe invece potuto renderle più forti, credibili ed apprezzabili. La gente ha premiato alle ultime elezioni comunali la nostra lista, conferendoci il mandato di realizzare un nuovo modello di città. Ed è questo il mandato che abbiamo cercato di onorare, tra mille difficoltà, create paradossalmente proprio da chi avrebbe dovuto dar vita ad un governo collegiale, plurale e partecipato. Nessun bisogno di avere strapuntini di potere, nessuna necessità di ottenere altro che non fosse la possibilità di trasformare in meglio Manfredonia e di elevare la qualità della vita dei suoi cittadini. Sarà questa la bussola del nostro agire futuro, con chi vorrà seguire la stessa rotta verso la Manfredonia del futuro. Da oggi parte una nuova fase – conclude Gatta -, in cui sapremo assumerci responsabilità ed assolvere ai sacrifici che ci saranno richiesti nel nome, solo ed esclusivamente, di Manfredonia”. 

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