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Salta l'elezione del presidente del Consiglio comunale di Foggia

Con 20 voti favorevoli, 10 contrari e 2 astenuti è stato approvato il rinvio in attesa dell'udienza fissata il 24 febbraio sulla richiesta di sospensiva presentata al Tar da Leonardo Iaccarino che ha impugnato la delibera di revoca

L'elezione del presidente del Consiglio comunale di Foggia è stata rinviata, in attesa del pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale sulla richiesta di sospensiva presentata da Leonardo Iaccarino che ha proposto ricorso avverso la delibera di revoca. L'udienza è stata fissata al 24 febbraio, come notificato al vice presidente Giulio Scapato, che ha svolto le funzioni di presidente considerata la temporanea vacatio e ha prospettato l'opportunità di rinviare l'argomento per rispetto nei confronti della giustizia amministrativa. I consiglieri comunali Gino Fusco, che a nome del suo gruppo di Fratelli d'Italia si è detto favorevole alla votazione successiva al 21 febbraio, e Lucio Ventura, che ha presentato la pregiudiziale, hanno chiesto lumi al segretario generale sulla scadenza dei 20 giorni fissata dal regolamento per la surroga conseguente alla revoca.

"Il termine previsto dal nostro regolamento consiliare è un termine cosiddetto acceleratorio, non perentorio. Non sono previste sanzioni in caso di inosservanza del termine", è l'interpretazione fornita dal segretario Gianluigi Caso, che a conforto di una eventuale pregiudiziale ha aggiunto: "È una motivazione plausibile per giustificare un rinvio dell'accapo entro un termine ristretto". Termine che, ha precisato poi, "andrebbe rispettato", e dal punto di vista formale la violazione avviene. 

Contrario al rinvio, "in contrasto con il regolamento", il consigliere comunale di opposizione Pippo Cavaliere: "Riteniamo che i regolamenti siano fatti per guidare i lavori di un Consiglio e per essere rispettati". E poi l'affondo: "State rinnegando ciò che abbiamo votato il primo febbraio".

Non si è fatta attendere la reazione del centrodestra. "Siamo ancora convinti sottoscrittori della mozione", ha risposto il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Francesco D'Emilio, condividendo, però, l'opportunità di attendere la camera di consiglio per la sospensiva. D'accordo con Pippo Cavaliere il gruppo del Pd. "Chiamiamo le cose per nome: non c'è una sintesi all'interno della maggioranza sull'elezione del prossimo presidente del Consiglio. Bisogna dire la verità ai foggiani. Non si voterà oggi perché non vi è una sintesi", ha incalzato la consigliera comunale Dem Lia Azzarone.

"È una questione di opportunità e una questione tecnica, non politica", ha precisato il capogruppo della Lega Salvatore De Martino nella sua dichiarazione di voto. Leonardo Iaccarino, tornato consigliere semplice, ha anticipato che si sarebbe astenuto, perché la vicenda lo riguarda, non prima di alcune osservazioni: "Cavaliere mi pare sia piuttosto confuso e scoraggiato", confuso perché chiede di accelerare l'elezione del presidente quando ha promosso la raccolta firme per lo scioglimento del Consiglio comunale, invitando la maggioranza dal notaio giovedì pomeriggio; scoraggiato "perché egli stesso è consapevole che in quella data non ci saranno i consiglieri di maggioranza, tra i quali Leonardo Iaccarino, a sottoscrivere una mozione di sfiducia a Landella infondata".

Il rinvio è stato approvato con 20 voti a favore, 10 contrari (Cavaliere, Azzarone, Clemente, Cusmai, Dell'Aquila, De Vito, Fatigato, Norillo, Quarato, Palmieri) e 2 astenuti.

La maggioranza, impegnata nei giorni scorsi in vorticose riunioni sull'indicazione del successore di Leonardo Iaccarino, che negli ultimi giorni appariva piuttosto in difficoltà, indiscutibilmente guadagna tempo.

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