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I commercianti scaricano Rotice: “Dimissioni immediate”

Sindaco di Manfredonia bocciato su tutta la linea da Unionimprese

Promesse disattese, richieste inevase e, più in generale, un disinteresse nei confronti della categoria, incrinano i rapporti tra i commercianti di Manfredonia e il sindaco Gianni Rotice, tanto che Unionimprese, associazione capeggiata da Francesco Palmieri, chiede a gran voce le sue dimissioni.

La crisi della maggioranza non li ha colti di sorpresa, e nelle stesse ore in cui l’amministrazione traballa, ripercorrono la loro esperienza con questo governo cittadino.  

Ricordano come la programmazione di diverse iniziative nei periodi festivi fosse partita già durante la gestione della commissione straordinaria e, inizialmente, avevano avviato interlocuzioni anche con il sindaco Rotice.

“Promise ai commercianti che avrebbe messo a disposizione una figura che svolgesse un’azione congiunta (e da filtro) tra l’Amministrazione ed i commercianti. Impegno puntualmente disatteso”, scrivono da Unionimprese Manfredonia.

E la lista continua passando in rassegna l’incresciosa questione delle tariffe Cosap e Tari. “Il sindaco promise un cambiamento radicale rispetto alle passate amministrazioni, ma così non è stato”.

Contestano anche la gestione delle domande di occupazione di suolo pubblico. Avevano chiesto un censimento di tutte le aree occupate, dal centro alla periferia, per avere un quadro completo e poter agire di conseguenza. Ma anche questa istanza è rimasta inevasa, “un piccolo approccio – riferiscono – è arrivato a fine dell’agosto scorso”.

Azioni che, evidenziano, “avrebbero potuto aumentare gli introiti nelle casse comunali, ma ovviamente al sindaco Rotice e all’assessore Lauriola questo non interessa”.

Accusano l’amministrazione di “completo disinteresse verso i commercianti, e quindi verso l’economia del paese”,  che avrebbe trascinato sul lastrico la categoria. Colpa dell’assenza di un piano di rilancio del commercio, pure auspicato dal settore.

La pensano come l’ormai ex vice sindaco Giuseppe Basta, defenestrato due giorni fa: “Risulta evidente che Rotice non sopporta il controllo ed il confronto”. Gli rimproverano di non aver fornito risposte a quanti chiedevano chiarimenti e approfondimenti. “Oltre alla sua impreparazione generale, si sono aggiunte anche tantissime gaffe a livello nazionale”, scrivono in riferimento a “situazioni imbarazzanti, non ancora ben definite, che non hanno fatto che mettere in cattiva luce tutta la comunità di Manfredonia”.

Unionimprese boccia Rotice su tutta la linea. “Nessun progetto strategico per la città è stato presentato, mentre sul fronte della pulizia, della gestione dei rifiuti e della sicurezza in genere nulla è stato fatto. Anche la villa comunale e il parco giochi urlano vendetta. Ha tralasciato completamente il turismo. La città sempre più sporca ha dato bella mostra di sé durante questa torrida estate agli occhi dei pochi turisti capitati per caso. Neanche l’InfoPoint è stato reso disponibile per informazioni e consigli ai pochi visitatori. Inesistente – proseguono i commercianti - anche la presentazione e promozione della città di Manfredonia in fiere ed eventi per la promozione turistica volte a rendere Manfredonia capitale del turismo sul Gargano. Un programma estivo presentato il 14 luglio, ovvero a stagione vicina al termine, povero, senza attrazioni ed eventi di rilievo in grado di competere con quelli dei comuni limitrofi. Si pensi anche alla programmazione del rifacimento del manto stradale sul lungomare di Manfredonia eseguito in agosto”.

Da qui la richiesta di dimissioni immediate. “È evidente – concludono - che ha soffocato i commercianti di Manfredonia potandoli alla deriva”.

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