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Il Consiglio Regionale dice sì allo scioglimento di Forza Nuova

Presentato questa mattina in una conferenza stampa presso la sede della confederazione di Bari. Il ciclo di iniziative comprenderà l’evento in programma il 3 novembre a Cerignola, per il 64° della morte di Giuseppe Di Vittorio, e sarà incentrata sull’antifascismo del padre del sindacato italiano e costituente

Il Consiglio Regionale ha approvato all'unanimità la mozione con la quale si sollecita Governo e Parlamento a sciogliere il partito di Forza Nuova. Questo considerati i terribili fatti di Roma dello scorso 9 ottobre 2021, che hanno visto la sede della Cgil e il pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” diventare palcoscenico di violenze inaudite da parte di un gruppo di squadristi a margine di una manifestazione no pass.

La mozione sottolinea che tutte le Istituzioni sono impegnate a denunciare e a condannare ogni forma di violenza che non solo si ponga in maniera lesiva delle norme costituzionali, ma violi i principi e i valori fondamentali a cui tutto il nostro ordinamento si ispira. Il Consiglio regionale esprime piena solidarietà e vicinanza alla Cgil, da sempre impegnata nella tutela dei diritti e della democrazia, agli agenti delle forze dell’ordine e agli operatori sanitari.

"L'approvazione mi rende orgoglioso di far parte del Consiglio Regionale", ha dichiarato in una nota il Presidente della V Commissione Ambiente Paolo Campo. "Forza Nuova - ha aggiunto l'esponente del Partito Democratico - è un'accolita di fascisti che propugna ideali fascisti e applica metodi fascisti. Bisogna affermarlo con chiarezza e agire di conseguenza, chiedendo al Governo e al Parlamento di sciogliere questo partito, anche per far comprendere a quanti non hanno memoria del fascismo, come i nostri ragazzi, o hanno cancellato questa memoria che è profondamente sbagliato perseguire i propri obiettivi politici predicando e praticando la violenza. Nessuna criminalizzazione di chi si oppone alle decisioni del Governo sul green pass o su qualunque altro tema, piuttosto bisogna affermare la chiara volontà di tutelare la Costituzione insieme all'ordinamento democratico fondato sulle norme che applicano i principi costituzionali stessi".

Intanto, la Cgil Puglia, insieme all'Anpi, ha presentato un ciclo di iniziative in programma su tutto il territorio regionale, incentrate sulla difesa della Costituzione e contrasto a ogni manifestazione di stampo fascista: "L’impegno della nostra organizzazione in Puglia non si ferma. Avevamo già pensato ad alcuni eventi pubblici prima degli avvenimenti di sabato scorso, ma quei fatti ci spingono a rafforzare l’impegno sui valori dell’antifascismo e la centralità della nostra Costituzione”, spiega Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia.

“Siamo qui prima di tutto per portare la nostra solidarietà attiva e militante oltre che l’adesione convinta alla manifestazione nazionale di sabato prossimo. Quanto accaduto è di una gravità inaudita, si è colpita la sede del sindacato, della rappresentanza del mondo del lavoro, di quel lavoro che è richiamato nell’articolo 1 della Costituzione. Come Anpi non abbiamo mai smesso di tenere alta la guardia su alcuni fenomeni, e per questo accogliamo ben volentieri l’invito della Cgil a un percorso comune di iniziative”, ha commentato Ferdinando Pappalardo, vicepresidente nazionale dell'Anpi. 

Si comincia dalle scuole e dai luoghi di lavoro: la Cgil ha fatto stampare la Costituzione “che vogliamo distribuire a tutti gli studenti e ai lavoratori, assieme a un vademecum esplicativo su principi ispiratori e la loro declinazione nella Carta – continua Gesmundo -. Lo faremo per quel che riguarda le scuole insieme alla nostra categoria della conoscenza e con le associazioni degli studenti”.

“Non abbiamo nulla da insegnare perché ci sono molti istituti che giano oggi studiano la Costituzione – commenta Claudio Menga, segretario generale della Flc Cgil Puglia -. Coinvolgeremo i nostri docenti affinché non manchino ulteriori momenti di approfondimento”. E a rivendicare un lavoro che viene da lontano è Vittorio Ventura, della Rete della Conoscenza di Bari, che ricorda “il vademecum stampato già qualche anno fa sui fascismi e come riconoscerli, assieme al nostro impegno nel comitato antifascista cittadino”. E domani si insedia in Regione l’Osservatorio sui fascismi e i razzismi “che come Cgil, insieme all’Anpi, abbiamo fortemente voluto”, ha dichiarato Antonella Morga.

Il ciclo di iniziative comprenderà l’evento in programma il 3 novembre a Cerignola, per il 64° della morte di Giuseppe Di Vittorio, e sarà incentrata sull’antifascismo del padre del sindacato italiano e costituente, fino alla commemorazione di Benedetto Petrone, il militante comunista ucciso il 28 novembre del 1977 a Bari da una squadraccia neofascista. “Non semplici momenti di memoria ma di conoscenza della nostra storia e di quei valori di democrazia che uomini e donne di questa terra hanno difeso e rappresentato l’ungo tutto l’arco del ‘900. Un patrimonio di tutti che è il primo baluardo di democrazia contro ogni idea discriminatoria e di sopraffazione, quali sono quelle dei neofascisti”, ha concluso Gesmundo.

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