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Domenica, 28 Aprile 2024
Regionali Puglia 2020

Il PD non si arrende, il ministro Boccia ci riprova coi cinquestelle in Puglia: "Chi non sostiene Emiliano aiuta Fitto"

Il ministro fa un ultimo tentativo: "Mi auguro ancora che il M5S possa fare una valutazione sulla base della visione di società che abbiamo in comune e non su personalismi. Noi siamo convinti che c’è sempre tempo, anche dopo il voto, per dialogare"

Secondo Michele Emiliano questa settimana sarebbe stata decisiva per unire in matrimonio il centrosinistra a trazione PD e il Movimento 5 Stelle in Puglia. Ipotesi ventilata in più occasioni dal governatore della Regione Puglia, che però, suo malgrado, non ha trovato riscontro alcuno.

Anzi, le resistenze del Movimento e di Antonella Laricchia rispetto alla trattativa che pure era cominciata a Roma anche con il beneplacito di Giuseppe Conte, si sono fatte sempre più insistenti tanto da annullare ogni speranza di alleanza. 

A metterci il carico da novanta, l'endorsement per la candidata presidente dei grillini del capo politico Vito Crimi, e in aggiunta le dure critiche al governo Emiliano.

Per tentare di avvicinare le parti era stato scomodato finanche il sindaco di Bari, Antonio Decaro. Altro tentativo fallito. Eppure c'è chi ancora oggi sogna l'accordo. 

Chi evidentemente non se ne fa una ragione e vorrebbe scongiurare il rischio di riaffidare dopo 15 anni la Puglia al centrodestra e alla Lega di Matteo Salvini è il ministro agli Affari regionale e autonomie, Francesco Boccia, che a 'L'aria che tira estate' su La7, ha rimarcato il lavoro in corso per unire le forze politiche "che hanno la stessa idea di società, la stessa idea di sviluppo sostenibile, di transizione energetica e che mettono sempre al centro la persona".

Ergo, "chi si sottrarrà all’alleanza darà un vantaggio alla destra sovranista di Meloni e Salvini. Chi non sostiene Emiliano aiuta Fitto"

Per Boccia "La Puglia viene da 15 anni di rivoluzione vera; cosa rappresenta oggi la Puglia in Italia e nel mondo non ha bisogno di spiegazioni".

Il ministro fa un ultimo tentativo: "Mi auguro ancora che il M5S possa fare una valutazione sulla base della visione di società che abbiamo in comune e non su personalismi. Noi siamo convinti che c’è sempre tempo, anche dopo il voto, per dialogare". 

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