Benedetto da Berlusconi, Miranda riparte da via Tugini: “Con Forza Italia, ma resto quello di sempre”

Mentre il centrodestra si dibatte nel pantano del mostro bicefalo creato dalla spaccatura Berlusconi-Fitto, con la Poli Bortone che, confermando la sua discesa in campo, fa sapere a Giorgia Meloni, leader del suo partito Fratelli d'Italia-An, che non ne vuol sapere di uscire ("immagino che il progetto originario sia la ricostruzione di una destra, non di allearsi con i pro-Renzi" dichiara all'Ansa), a Foggia c'è chi non perde tempo a star dietro alle questioni romane.

E' Luigi Miranda, presidente del consiglio comunale, che ieri in via Tugini ha inaugurato il suo primo comitato elettorale, dando il via ufficiale alla campagna elettorale per la conquista di un seggio in via Capruzzi. "Ripartiamo da questo luogo che ci ha già portato fortuna alle elezioni comunali di Foggia" esordisce di fronte ad una platea di supporters che non lo abbandonano. "Io resto quello di sempre, non rinnegherò la mia origine associativa" rassicura, stringendo mani e dispensando abbracci.

Il suo passaggio in Forza Italia è compiuto. D'altronde per Miranda è un ritorno alle origini dopo una brevissima esperienza nell'Udc ed una candidatura civica l'anno scorso con cui ha calamitato qualcosa come 7mila voti, l'8%, risultando determinante al ballottaggio per l'elezione del centrodestra e del sindaco Landella. "Credo che la mia presenza in FI sia più di un ingresso, voluto e condiviso con la base. Poi con una benedizione di Berlusconi, ditemi voi..." risponde ai cronisti che gli chiedono del suo passaggio tra le fila azzurre e se sia lui il candidato ufficiale dell'ex Cav in Capitanata, il referente diretto.

D'altronde le sue foto col leader azzurro a Palazzo Grazioli hanno fatto il giro della rete. Immagini che hanno portato più di qualcuno a ribattezzarlo il "Berlusconi" di Capitanata. "Sicuramente ho avuto più di una interlocuzione col presidente Berlusconi che ha piacere che vi sia una nuova classe dirigente che si sta affacciando su tutto il territorio, per quanto che mi riguarda in provincia di Foggia. Abbiamo discusso dettagliatamente del futuro del centrodestra all'indomani delle elezioni regionali, comunque vadano. L'importante è che ci si sia liberati del ciarpame che ha letteralmente massacrato la politica in questi anni. Il nostro territorio è in un momento di gravissima difficoltà. Non possiamo perdere tempo ad eleggere gente incapace e inesperta, la Capitanata deve tornare ad essere locomotiva della Puglia e non il vagone di coda" tuona, galvanizzando i suoi e convinto che "porteremo un grande risultato nell'interesse della Capitanata".

Atteso Luigi Vitali, il commissario regionale di Fi, ma trattenuto a Roma a "colazione" con Berlusconi (dovrebbe essere a Foggia oggi), a benedire il suo avvio arriva il neo coordinatore provinciale azzurro, Raffaele Di Mauro: "Siamo consapevoli che la nostra campagna elettorale parte in salita ma giocheremo per vincere". Poche battute per lui. D'altronde il momento è di così forte caos che non ci si può permettere altro.

La coalizione che si va formando Fi-Lega-movimenti socialdemocratici e democratici cristiani deve superare un importante sbarramento (8%). La partita è complicata e decisiva per lo stesso futuro di Fi in Puglia. "Nessuna emorragia, siamo uniti e coesi" va rassicurando il coordinatore quando gli si chiede di eventuali abbandoni per seguire Fitto.

Gatta e Di Donna, a parer suo, correranno sotto le insegne forziste. Per nulla preoccupato dalla concorrenza interna appare Miranda. "Chi ha più cartucce spari" replica ai cronisti che gli chiedono come sarà ora la convivenza col sindaco Landella, cognato della sua diretta avversaria a  Foggia, Michaela Di Donna appunto. "Immagino - la risposta secca - che contribuiremo a collaborare per il bene di Foggia".