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Martedì, 30 Aprile 2024
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Nobiletti rompe gli schemi per le Provinciali, più M5S che Pd: l'operazione non piace ai Dem

Il presidente della Provincia di Foggia lavora ad una sua lista. Potrebbero sceglierla M5S, civici, socialisti e calendiani

Sono fissate al 17 marzo le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, indette dal presidente Giuseppe Nobiletti. Il sistema elettorale di secondo grado, come noto, prevede che siano sindaci e consiglieri dei Comuni della provincia a votare.

In meno di 20 giorni dovranno essere pronte le liste, da consegnare entro le 12 del 26 febbraio, composte da almeno sei candidati e dodici al massimo, quanti sono i consiglieri da eleggere.

Il voto è ponderato. Dopo quasi tre anni di assenza del capoluogo di provincia causa commissariamento, Foggia, nella fascia che ‘pesa’ di più, torna a Palazzo Dogana.

Le grandi manovre per le Provinciali sono già partite da un pezzo, ma ora tocca spingere l’acceleratore.

Le liste potrebbero essere cinque, come nel 2022 quando i civici partirono all’arrembaggio. Il presidente in persona sta lavorando ad una sua lista, la più chiacchierata.

Starebbe reclutando gli amministratori di partiti e movimenti del centrosinistra che non si presentano con il loro simbolo e civici senza tessere. Anche il M5S potrebbe confluire nella sua lista, qualora non dovesse costruirne una tutta sua.

Al momento, ci sarebbe una discussione interna per sciogliere il nodo e decidere se presentarsi da soli o in quota alla lista di Nobiletti, e sancire un patto che, probabilmente, potrebbe incrinare ulteriormente i rapporti con il Pd. Altro che campo largo progressista: non ci sarebbe alcun dialogo con il Partito Democratico e gli emilianisti di CON.  

Di certo, il Movimento scommetterà su un consigliere comunale del nutrito gruppo pentastellato di Foggia e potrebbe confermare la fiducia all’attuale vice presidente Nunzia Palladino, consigliera comunale di San Giovanni Rotondo. In questo caso, il coordinatore provinciale Mario Furore, già proiettato alle Europee, potrebbe lasciare la sintesi ai consiglieri comunali.

Nella lista del presidente potrebbero esserci anche candidati espressione di Azione-Tempi Nuovi. A Foggia in pole ci sarebbe il consigliere Antonello Di Paola. La componente socialista potrebbe essere rappresentata, invece, dal consigliere comunale di San Severo Michele Santarelli o dal foggiano Mino Di Chiara.

Il Pd non vedrebbe di buon occhio l’operazione del numero uno di Palazzo Dogana che potrebbe minare anche il suo rapporto con l’amico e maggiorente del partito Raffaele Piemontese, oggi un po’ raffreddato. Ci sarebbe una divergenza di opinioni tra i due e qualche frizione.

Finanche la sua vice, in quel di Vieste, Rossella Falcone, non condividerebbe la sua scelta, tanto che si mormora di contrasti tra i due che, però, a livello locale non dovrebbero avere particolari ripercussioni.

Dal canto suo, il Partito Democratico, che nel 2022 si era visto clamorosamente ricusare la lista, non farà fatica a riempire 12 caselle. I sindaci di Troia Leonardo Cavalieri e di Torremaggiore Emilio Di Pumpo, chiamati a giugno al test delle urne nei rispettivi comuni al voto, sarebbero già pronti. Ci sarebbe anche il consigliere comunale di Lucera Antonio Dell’Aquila.  

Mostrano i muscoli gli emilianisti di CON, che presenteranno una loro lista. Dal Consiglio comunale di Foggia sarebbe in odore di candidatura l’ex sindaco di Panni Pasquale Ciruolo.

Nel centrodestra, i meloniani sono i favoriti e, al momento, appaiono anche i più strutturati, tanto da aver puntellato il nuovo coordinamento provinciale secondo una logica territoriale, così da garantirsi i voti per le Provinciali.

Sarebbe della partita il consigliere comunale di Foggia Maurizio Accettulli. Probabile la candidatura di Nicola Netti di Cerignola e la presenza di Costantina Tavani al congresso provinciale lascia presagire un suo impegno diretto. Potrebbe essere valorizzato anche il nucleo storico di FdI di Vico del Gargano. Fratelli d’Italia non dovrebbe avere problemi ad arrivare a 12 nominativi.

Le Provinciali sono il primo vero banco di prova del nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Dell’Erba. Potrebbe costruire la lista insieme alla Lega, che ha perso pezzi in provincia di Foggia. Potrebbe farsi avanti il consigliere comunale azzurro di Foggia Pasquale Rignanese.

I pronostici, però, non sarebbero dei migliori per il centrodestra, relegato all’opposizione, per quanto lo schema della legge Delrio non preveda necessariamente compartimenti stagni.

Il braccio di ferro del presidente della Provincia di Foggia Giuseppe Nobiletti, quantomeno, rende la partita più intrigante.

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