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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Manfredonia

"Mai più con Gatta e Forza Italia". Rotice deluso da Dell'Erba: "Speravo in un cambiamento"

L'ex sindaco di Manfredonia risponde per le rime al commissario regionale del partito

Non si scompone più di tanto l’ex sindaco di Manfredonia, scaricato da Forza Italia. Al commissario regionale Mauro D’Attis che ha scandito a chiare lettere la sua sentenza – “Mai con Rotice” -, in buona sostanza, l’ingegnere risponde per le rime con il refrain che va ripetendo da mesi: mai più con Giandiego Gatta.

Il numero uno del partito in Puglia aveva precluso ogni possibilità che le strade si ricongiungessero in futuro.

“La nostra è una posizione unitaria, affrontata e condivisa con il coordinatore provinciale di Foggia, il consigliere regionale Paolo Dell’Erba, l’onorevole Giandiego Gatta e tutti i dirigenti locali di Forza Italia”, aveva tenuto a sottolineare D’Attis.

Paolo Dell'Erba, forse con un certo imbarazzo considerata la strada percorsa insieme all’amico imprenditore, ne ha preso atto, probabilmente anche a malincuore a giudicare dai toni. “All'interno di un partito ci sono ruoli e regole da rispettare, comportamento che mi ha sempre contraddistinto da quando faccio politica, anche se qualcuno in passato ha cercato di evidenziare il contrario – ha scritto in una nota - Sulla decisione di non sostenere la candidatura di Rotice a sindaco di Manfredonia ho sempre proposto l’opportunità di tenere aperto un dialogo. Se questa cosa non è stata possibile, allora rispetterò le decisioni dei vertici del partito a livello regionale. A Rotice mi lega un rapporto di grande amicizia che non sarà mai messa in discussione, soprattutto da scelte politiche che oggi ci portano su binari elettorali differenti”.

Per l’ingegnere, all’indomani delle due note, “non cambia nulla”. La precisazione del commissario regionale gli scivola addosso.

“D’Attis era già fuori dalle mie intenzioni da tempo, non da oggi. Può pensare quello che vuole, io gli rispondo che già prima non volevo Forza Italia qualora avesse continuato ad identificarsi con Giandiego Gatta. Quindi, fa una precisazione a se stesso”, afferma Gianni Rotice.

“Sin dall'inizio, la posizione non soltanto mia, ma quella di tutto il gruppo di Strada Facendo, era chiara: dove c’è Giandiego Gatta non possiamo esserci noi. Io non posso stare con chi ha tradito e con chi ha fatto cadere un'amministrazione, questa ipotesi era già da escludersi”.

A onor del vero, lo aveva già dichiarato apertamente: “Se un progetto si deve fare, si deve fare senza Giandiego Gatta, per ovvi motivi: ha tradito il mandato degli elettori e, soprattutto, l'ha fatto accordandosi con il Pd, quindi ha fatto la peggior cosa che potesse fare nella storia di Manfredonia, soprattutto dopo aver vinto le elezioni e dopo che Forza Italia, rimasta sempre all'oscuro, aveva un ruolo. Poi, ci deve spiegare perché aveva perso anche consiglieri e assessori”.

Ripercorre le tappe del progetto partito dalle elezioni del presidente della Provincia di Foggia con Paolo Dell’Erba, Antonio Potenza, Nino Santarella, e tutto il gruppo che ha proposto la candidatura identitaria di Primiano Di Mauro, in contrapposizione alla candidatura di Nicola Gatta.

Appare rammaricato dalla resa del coordinatore provinciale, che ha ceduto al diktat dei vertici regionali.

“Sono stato vicino a Paolo nel suo progetto per l’elezione a coordinatore provinciale di Forza Italia – afferma l’ingegnere - Ero convinto che avesse tutte le capacità, i requisiti, le qualità e gli strumenti per avviare un processo di cambiamento. A Manfredonia, per esempio, Giandiego Gatta ha sempre utilizzato il simbolo per fatti suoi, questo è il tema. E quindi ho continuato a sperare in Paolo, con un nuovo modo di vedere, una persona alla quale, d’altronde, sono vicino anche culturalmente, un imprenditore. Io sono stato chiaro anche con l'area di centrodestra, sin dall'inizio. Comprendo pure che, oggi, con i numeri risicati che ha Forza Italia, serve qualcuno che alzi la mano in Parlamento, ne prendo atto. Quindi, se fino ad oggi era soltanto Giandiego Gatta, adesso è Giandiego Gatta con tutta Forza Italia”. Aveva già escluso l'ipotesi di una coalizione che comprendesse il big azzurro del Golfo.

“Il problema, secondo me, oggi è di Paolo Dell'Erba, perché deve decidere quale posizione assumere. Io continuo a dire che ha tutte le capacità per rinnovare un partito, ma se il risultato è questo vuol dire che deve sottostare alle logiche degli altri. Non penso che una figura forte, autorevole e capace come quella di Paolo Dell'Erba possa stare in silenzio. Se poi il risultato è questo, allora, il problema non è non è il mio, ma il suo”.

Una cosa è certa: 'Strada Facendo' si presenterà alle elezioni. “La mia lista civica parla con tutti, noi siamo aperti a quelle persone che veramente vogliono un cambiamento per Manfredonia – afferma Gianni Rotice -  A me oggi non interessa parlare del candidato sindaco come stanno facendo gli altri, a me interessa parlare dei problemi della città”.

È pronto a intessere le più disparate alleanze, senza preclusioni, salvo alcune condizioni: fuori “quelli che sono stati causa di scioglimento per mafia e quelli che hanno provocato il dissesto finanziario”.

Non impone la sua candidatura, ma si limita a offrire la sua disponibilità e, nel caso, è disposto a ragionare su un’altra figura. “Una volta raccolte le firme per far cadere l’Amministrazione, mi aspettavo che si parlasse di programmi, di novità. No, si parla soltanto delle alleanze e di chi debba essere il candidato sindaco. A me, invece, oggi piace parlare di programmi: vogliamo colloquiare - conclude Rotice - con le forze che voglio noveramente fare questo scatto per il bene della città”.

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