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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

No al campo largo dei Cinquestelle sanseveresi, ma i vertici frenano: “Non decide il Gruppo territoriale”

Richiamo dei coordinatori del Movimento a livello regionale e provinciale

Non spetta al Gruppo Territoriale M5S decidere se aderire al campo largo progressista o intraprendere un percorso alternativo. La reprimenda arriva dal coordinatore regionale del Movimento in Puglia, Leonardo Donno, e dal coordinatore provinciale di Foggia, Mario Furore.

Saranno loro e il presidente Giuseppe Conte a dettare la linea, anche per le elezioni amministrative a San Severo. Il deputato e l’europarlamentare si ritrovano così costretti a “smentire convintamente” una nota a firma di Vito Grassi che, a caratteri cubitali, dichiarava che il Gruppo Territoriale non aveva alcuna intenzione di aderire al campo largo.

Al momento, sono ancora in corso valutazioni. “Il percorso di confronto con le forze politiche del campo progressista, attraverso la presenza di nostri delegati ai tavoli di coalizione, è totalmente in linea con quanto deciso a livello nazionale, così come il dialogo avviato con altre forze civiche - affermano i due coordinatori a livello regionale e provinciale -. Certi che nelle sedi competenti sarà semplice spiegare la bontà delle scelte compiute, è spiacevole dover, invece, constatare l’inadeguata ed impropria iniziativa del Gruppo Territoriale di San Severo nella figura del suo rappresentante”.

Grassi, a nome del Movimento 5 Stelle locale, aveva prospettato un progetto alternativo all’Amministrazione uscente e una proposta da capofila di “una sana alleanza con le forze civiche”, pronto ad esporre le proprie convinzioni all’ex premier di Volturara Appula e ai vertici nazionali.

Ma a San Severo, per la verità, nei Cinquestelle ci sarebbe anche chi è favorevole al progetto del candidato sindaco in pectore Angelo Masucci.

“Invitiamo tutti a rendersi consapevoli dei ruoli ricoperti, così come questo coordinamento ha dimostrato di saper fare”, è l’appello di Donno e Furore.

E siccome il referente del Gruppo Territoriale aveva messo in dubbio la legittimità della delega a trattare della deputata Carla Giuliano, affermando che non fosse regolamentata, i più alti in grado precisano che “era espressamente delegata dal coordinamento per presenziare ai lavori della riunione del centrosinistra”.

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