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Lunedì, 29 Aprile 2024

"Siamo fuori da tutto". I Cinquestelle disertano Consiglio e Commissioni a Foggia. "Questa consiliatura è finita"

Il Movimento ha illustrato la sua linea rispetto alla situazione politico amministrativa al Comune. Fatigato e Quarato non parteciperanno alle prossime riunioni: "Non è possibile lavorare in queste condizioni"

"Siamo fuori da tutto". Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Fatigato, annuncia che lui e il collega Giovanni Quarato non parteciperanno alla riunione del Consiglio comunale di Foggia in programma domattina e, in caso di seduta deserta, neanche alla successiva già convocata per mercoledì. Da venerdì, inoltre, non si presentano alle riunioni delle Commissioni. "Non saremo presenti alle conferenze dei capigruppo, né alle commissioni e lasciamo nelle casse del Comune di Foggia i nostri gettoni perché non è possibile lavorare in queste condizioni".

I due consiglieri comunali assieme all'assessore regionale Rosa Barone, al senatore Marco Pellegrini e al deputato Giorgio Lovecchio hanno illustrato la linea del Movimento all'interno dello Spazio 5 Stelle di via Crispi. Continueranno a fare politica attiva con la città fuori dal Palazzo e presentando mozioni e interrogazioni. 

"In campagna elettorale - ha aggiunto Fatigato - tutte le forze politiche in piazza parlano di trasparenza, onestà, legalità: esattamente l'opposto di quello che succede al Comune di Foggia. Allora bisogna tornare al voto".

Non hanno firmato l'ultima nota congiunta delle opposizioni: "Siamo andati tre volte dal notaio e abbiamo fatto tre volte brutta figura", afferma il capogruppo M5S senza sbilanciarsi troppo sul rapporto con le altre forze di minoranza.

"Questa consiliatura ovviamente è finita - ha detto il consigliere Quarato - noi siamo già pronti anche ad affrontare una campagna elettorale". Non hanno presentato le dimissioni individuali perché per loro "sono una trovata controproducente e credo - ha spiegato l'ingegnere - che sia anche un modo di fare politica molto distante da noi".

"Chiediamo a Landella di avere la dignità di non ritirare le dimissioni - ha detto l'assessore regionale Rosa Barone - perché la città non potrebbe reggere altri scandali". È stata lei ad annunciare che il Movimento parteciperà al 'No Landella Day' di domenica. Parla di "momento gravissimo" e definisce le decisioni del Movimento "un segnale alla città".

"È arrivato il momento di dire basta e restituire dignità a questa città", ha aggiunto Lovecchio.

Il senatore Pellegrini scagiona l'opposizione: "La responsabilità politica di questa tragedia amministrativa deve prendersela chi l'ha causata, sindaco e maggioranza. Lo sfacelo amministrativo è della maggioranza, gli arresti sono tra consiglieri della maggioranza".

I Cinquestelle chiedono a Landella e alla sua giunta di "porre fine a questa agonia". E per quanto sembrino rassegnati al fatto che la maggioranza non abbia intenzione di attivare il meccanismo dello scioglimento anticipato, Fatigato alza la voce con i partiti del centrodestra in quello che appare come un estremo tentativo: "Se Fratelli d'Italia, Udc, Lega e Forza Italia decidono di staccare la spina andassero dal notaio e noi li seguiremo".

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