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Martedì, 30 Aprile 2024
Comunali Foggia 2023

Prima uscita pubblica di Marida Episcopo con Cataneo: “Mi appresto a un cimento grandissimo”

Italia del Meridione incontra la candidata alla carica di sindaco del campo largo progressista

“La strada è in salita, ma può essere una strada nuova”. Nelle parole di Marida Episcopo, alla sua prima uscita pubblica dopo l’ufficializzazione della candidatura a sindaca del campo largo progressista, c’è la consapevolezza di una sfida complessa.

A battere tutti sul tempo e ad accaparrarsi il primo confronto è Pasquale Cataneo, sindacalista della Fast Confsal esperto in logistica e trasporti, che dopo l’addio al Movimento 24 Agosto già a fine 2022, sceglie un altro movimento di stampo meridionalista per declinare i suoi cavalli di battaglia.  

Italia del Meridione è la sua nuova casa. È un soggetto politico nato già nel 2014, ma che si è strutturato in forma di partito e radicato sui territori solo di recente. Francesco Russo, referente provinciale, e Antonio Buccoliero, responsabile regionale Puglia, generale dei carabinieri in riserva, sono presenti all'appuntamento.

Nello Spazio Meeting di via Bari, Pasquale Cataneo ripassa tutti i temi che ha cavalcato negli ultimi anni e, di recente, sotto il simbolo dell’associazione Capitanata.Neo che presiede. Una cinquantina di persone affollano la sala e l’ingresso.  

Dati alla mano, parla di disuguaglianze e del divario tra Nord e Sud, dice no all’autonomia differenziata, e vuole invertire il trend rispetto alla perdita di capitale umano. “I nostri figli e nipoti – dirà – devono restare qui”. Dal 2001 al 2023 Foggia ha perso 10mila abitanti, e lo mostrano i grafici. “Purtroppo, sono cittadini tra i 20 e i 35 anni”.

“Abbiamo chiesto questo incontro perché, prima di presupporre un sostegno elettorale, ci siamo messi nella condizione di portare, con dovizia di particolari, la nostra visione di natura politica, le declinazioni di tipo programmatico, e anche alcuni progetti faro per settore”, spiega Cataneo all’arrivo di Marida Episcopo.  

Ma, per quanto avesse sostenuto la candidatura di Marcello Salvatori (impossibile farne mistero dopo l’endorsement), ha già deciso da che parte stare. Qualora la lista non dovesse recare il simbolo di ‘Italia del Meridione’, i candidati espressione del movimento potrebbero confluire in quella della candidata sindaca che, per la cronaca, preferisce la declinazione al femminile.

Si potrebbe interrompere qui, invece, il tandem con Nicola Russo e Giuseppe Pertosa, che avevano sottoscritto diverse note congiunte insieme a lui negli ultimi tempi, ma che erano assenti all’incontro.

“Anche io mi appresto a un cimento grandissimo – ha esordito la candidata sindaca del campo largo progressista - Uso questa parola perché ha proprio tutta quella vis, quella carica anche filosofica: questo termine significa proprio sfida coraggiosa, intrapresa difficile. Quindi, da candidata ai candidati, voglio condividere lo stato d'animo che vuole essere tenacia, ma al tempo stesso anche preoccupazione, responsabilità, proiezione al risultato, e ansia per il risultato”.

Nelle retrovie apprezzano l’eloquio: “Si vede che viene dal mondo della scuola”, sussurra qualcuno. 

Riconosce il lavoro di Pasquale Cataneo e si rende conto che certi approfondimenti non possono essere prestati all’occasione di una sfida: “Non c'è stata alcuna presentazione infarcita di retorica o di slogan sofistici. C'è uno studio approfondito, fedele alle fonti, anche quantitative, lette in chiave qualitativa”. Nota “la passione, l’impegno, lo studio attento dei fenomeni che ci riguardano”.

Mette subito in chiaro le cose: “Noi vogliamo parlare di Foggia, del nostro punto di visuale e della nostra speranza concreta per Foggia. Non ci interessano le polemiche. Vogliamo usare toni graziosi sempre. Siamo desiderosissimi, certo, di superare una pagina di storia di cui non parlerò mai per ridondare stigmatizzazioni, però è oggettivamente una pagina che ha stigmatizzato la nostra comunità cittadina, politica e sociale". E, a tal proposito, parla di “presunte infiltrazioni”, da garantista  (“troverete sempre in me un linguaggio dell'attesa e anche della speranza”).

Promuove una sorta di “rivoluzione culturale. La cultura - afferma - è un valore onnicomprensivo di tante sfaccettature”

“La forza trainante del mettersi in gioco è adrenalinica per sé, ma è un dono veramente di generosità massima nei confronti della comunità - dice rivolgendosi ai candidati -. Stasera ho trovato molta competenza. Molto spesso si incontra anche improvvisazione e tono sprovveduto”.

“Bellissima – aggiunge  e conclude - anche la voglia che noi coltiviamo di dire ai nostri giovani di non andare più via. Non è un progetto con la bacchetta magica del qui ed ora, ma può essere del qui e domani”.

Marida Episcopo e Pasquale Cataneo

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