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Domenica, 28 Aprile 2024
Comunali Foggia 2023

La Giunta c'è, ma non si vede: la squadra della sindaca Episcopo è ancora un rebus

Idee più chiare solo nel Pd. Il campo largo progressista se la prende comoda in attesa della proclamazione

“I nomi non sono stati fatti” è il mantra di alcuni registi delle liste che compongono il campo largo progressista. E, se così fosse, non farebbe onore a nessuno.

Ma a smentirli è la sindaca in persona: la Giunta c’è. Semmai, partiti e formazioni avrebbero in tasca opzioni diverse, da presentare all’occorrenza.

Il rebus delle deleghe non sarebbe ancora risolto e permangono alcuni nodi da sciogliere, a partire dalla presidenza del Consiglio comunale, casella del Partito Democratico. La scelta di Lia Azzarone non trova d’accordo M5S e altre forze.

Qualora dovessero prevalere i veti, toccherebbe a Davide Emanuele, il più suffragato in assoluto, oggi destinato ad un assessorato. A soli 26 anni potrebbe fare il grande salto direttamente in Giunta Alice Amatore, discepola di Peppino D’Urso, magari con una delega al terzo settore che incroci le politiche culturali.   

Nei Cinquestelle gli eletti vogliono avere voce in capitolo. L’ingegnere Giovanni Quarato avrebbe proposto Guglielma Lecce ai Lavori Pubblici, ipotesi scartata. Ora il gruppo vira su Giorgio Cislaghi, candidato rimasto nelle retrovie della lista M5S con 48 voti, in qualità di esperto all’Ambiente.

Se Quarato e Lucia Aprile dovessero rinunciare a quelle deleghe, si seguirà la linea Donno: il coordinatore regionale ha esplicitamente indicato di far scorrere la lista. In tal caso, ad Antonella Zoppo toccherebbe il Welfare, in perfetta sintonia con l’amica Rosa Barone in Regione, e a Nicola Formica il Bilancio. Qualora dovessero rinunciare, si passerà agli altri candidati.

Secondo lo schema iniziale, toccherebbe al Movimento anche la vicesindacatura. Altrimenti, nei calcoli dei pentastellati, l’equivalente sarebbero tre assessorati, anche perché a Con Foggia ne spetterebbero due con più di 2.500 voti in meno. Si fa insistentemente il nome di Giulio De Santis, ma non è detto che gli emilianisti decidano di pescare tra gli eletti.

Pronto a occupare due caselle anche il raggruppamento racchiuso nel simbolo di Tempi Nuovi. Da tempo circolano i nomi della commissaria cittadina di Azione, Daniela Patano, non eletta con 261 voti, e del commissario provinciale del partito di Calenda Matteo Iacovelli. L’area socialista, però, non è un mistero, spinge per l’ingresso in Giunta dei primi dei non eletti, Carmela Russo, figlia dell’ex assessore Pasquale Russo, e Pino Lonigro.

Dalla Giunta di Antonio Decaro, la sindaca Marida Episcopo potrebbe pescare l'assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, considerato un foggiano trapiantato a Bari. Il suo profilo l’avrebbe folgorata già in campagna elettorale. Lui sarebbe molto motivato e si narra abbia rivoluzionato la città metropolitana.

Persiste uno stallo, in attesa della proclamazione che potrebbe avvenire, secondo alcuni, in settimana, o al più, all’inizio della prossima. Secondo i più scafati non è poi così tardi, ma Foggia viene pur sempre fuori da più di due anni di commissariamento, circostanza eccezionale che richiede una marcia diversa.

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