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Giunta "ristretta", Cataneo perora la causa delle liste escluse: "Devono avere un ruolo"

Il campo largo si restringe: tavoli con quattro liste su dieci per la composizione dell'esecutivo

La Giunta sarebbe quasi pronta, ma la riunione del campo largo progressista, inizialmente prevista per il pomeriggio del 25 novembre, è saltata.

La concomitanza con gli eventi programmati nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne aveva suggerito un rinvio. Solo poche forze politiche avrebbero aderito alla proposta di fissarla nel pomeriggio di oggi.

Venerdì scorso, però, la sindaca Marida Episcopo avrebbe incontrato Pd, M5S, Con e Tempi Nuovi. E queste riunioni ristrette andrebbero avanti da un po’, tanto da far perdere la pazienza alle cosiddette forze minori, che la interpretano come una mancanza di rispetto.

Sei delle dieci liste che compongono la coalizione di centrosinistra che hanno contribuito, in diversa misura, alla vittoria al primo turno, non concorrono alla formazione della Giunta.

Sul metodo, L’Italia del Meridione di Pasquale Cataneo, eletto consigliere, è ancora in attesa di chiarimenti. Il suo ragionamento è molto semplice: si domanda perché a pochi chilometri da qui, a Cerignola, anche con un solo seggio, al Movimento 5 Stelle spettasse un assessorato, mente a Foggia il manuale Cencelli del campo largo progressista preveda l’esclusione delle forze rappresentate in aula da un solo consigliere.

La Giunta ristretta, secondo il sindacalista, è “una contraddizione in termini”. Sulla stessa linea dell’assessore al Personale della Regione Puglia, Gianni Stea, referente dei Popolari per Foggia, con il quale ha instaurato una sinergia federativa e operativa, Cataneo si spinge anche oltre, perorando la causa delle altre quattro liste rimaste fuori dal Consiglio, che “hanno assunto la responsabilità politica in una coalizione”: "Secondo noi, devono avere un ruolo”, commisurato al risultato.

Si riferisce, chiaramente, ai posti di sottogoverno (espressione che non gradisce, per la verità), vale a dire le caselle nei Consigli di amministrazione delle società partecipate. Lo smistamento di incarichi nelle ex municipalizzate, comunque, sarebbe già stato messo in conto.

“Se i cittadini hanno premiato al primo turno una coalizione – ricorda Cataneo - questo ha evitato di dover fare un’altra partita che poteva avere un esito diverso”.

I cittadini, attraverso il voto, secondo la sua filosofia, hanno attribuito precise responsabilità votando liste e consiglieri, e “non si possono ritrovare altre persone”, senza che gli eletti e le loro forze politiche si siano espressi. A giudicare dalle premesse, il neoeletto consigliere comincia a pensare che non sia tutta un’altra storia, e non sembra imputarlo alla sindaca, quanto alle principali forze. 

“Per noi, questa è una visione corale, viceversa vorrà dire che a Foggia si vuole fare diversamente da Cerignola e dagli altri comuni vicini”. E poi spinge per superare l’impasse: “Noi, come Italia del Meridione, abbiamo la necessità di affrontare i problemi che riguardano la comunità”.

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