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Domenica, 28 Aprile 2024
Comunali Foggia 2023

La Giunta s’ha da fare: riunione decisiva per le sorti del campo largo progressista

Il nuovo esecutivo potrebbe lasciare strascichi nella coalizione di centrosinistra

In un modo o nell’altro, domani si chiude: la Giunta s’ha da fare. La città non può più aspettare e le scadenze amministrative bussano alla porta: giovedì, durante il primo Consiglio comunale, la sindaca Maria Aida Episcopo è chiamata a presentare la sua squadra.

Si parte per il bene della città, ma non è detto che il nuovo esecutivo accontenti tutti. Per usare un eufemismo, nel campo largo progressista potrebbero permanere i malumori. Frizioni ce ne sono state, per quanto non siano sfociate in liti sempre smentite dai diretti interessati.

La gestazione, mettiamola così, resta alquanto travagliata, a partire dalla spartizione delle caselle. Con Foggia e Tempi Nuovi l’hanno spuntata sui due assessorati, stesso numero dei Cinquestelle che, in più, avrebbero la carica di vice sindaco. La considerano, però, una magra consolazione.

Avrebbero preferito la presidenza del Consiglio comunale, appannaggio del Pd, e non mandano giù l’imposizione Dem di Lia Azzarone che, però, la sindaca preferirebbe proprio sullo scranno più alto dell’aula consiliare e non in Giunta.

Potrebbero mancare i voti del Movimento, ma a quel punto il campo largo vacillerebbe platealmente.

Nelle ultime ore, si associa il nome di Alice Amatore all’assessorato alle Politiche Sociali, ma il Welfare spetterebbe al M5S, e alla giovane Dem toccherebbe la Cultura. A Davide Emanuele, invece, sarebbe affidato il Bilancio.

A Con Foggia e Tempi Nuovi tocca un assessore pescato dalla lista e un tecnico, nel caso degli emilianisti sarebbe una persona di fiducia della sindaca. Anche in questo caso, hanno prevalso comunque le loro ragioni. Quanto alla lista a trazione calendiana, oltre alla segretaria cittadina di Azione, Daniela Patano, si fa il nome di Lorenzo Frattarolo.

I nomi scontenterebbero comunque la componente socialista che, a lungo andare, potrebbe mettersi in proprio. Non è un mistero, infatti, che i socialisti di Tempi Nuovi preferissero i primi dei non eletti, vale a dire Carmela Russo e Pino Lonigro.

Il primo schema, che assegnava un assessorato ciascuno a Con e Tempi Nuovi trovava la condivisione dei Cinquestelle. Gli alleati, dal canto loro, contano anche l’indicazione M5S della sindaca, che però non indossa la casacca pentastellata. Gli assessori a Cinquestelle dovrebbero arrivare dalla lista, pescando tra i non eletti.

I malumori delle liste escluse dalla composizione della Giunta sono ormai arcinoti, ma c'è sempre la partita delle postazioni di sottogoverno. 

La stampa nazionale parla di crisi del ‘modello Foggia’ – è il caso di Repubblica e Il Giornale – e di partenza lenta del campo larghissimo (Il Fatto Quotidiano), e anche in questo caso i diretti interessati smentiscono. La riunione delle forze chiamate a comporre la Giunta, però, si preannuncia piuttosto frizzante.

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