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Domenica, 28 Aprile 2024

Conte non fugge da Foggia, ma torna per voltare pagina: "Noi non facciamo come gli struzzi"

Il leader M5S chiede la fiducia degli elettori: "Saremo la guardia pretoriana della nostra candidata"

Accolto da una folla che lo acclama chiamandolo solo Giuseppe, il leader del M5S Conte, tocca le corde del cuore del suo popolo: “Non abbiamo fatto calcoli elettorali, non sono qui perché c’era la sicurezza della vittoria. Sono qui perché amo questa città, amo voi”.

L'ex premier è tornato in città a distanza di poco più di dieci giorni. Questa volta, però, sul palco di corso Vittorio Emanuele, a due passi dal comitato del candidato sindaco del centrodestra Raffaele di Mauro, attacca frontalmente la coalizione opposta. A spianargli la strada un coordinatore provinciale senza freni, l'europarlamentare Mario Furore, a muso duro contro gli avversari. 

“Un ministro della Repubblica italiana, Zangrillo, è venuto e ha dichiarato: ‘è una città importante che non meritava il commissariamento’ – ha detto a gamba tesa Giuseppe Conte mostrando sul maxischermo un articolo della nostra testata - Per loro il commissariamento è stato sbagliato, fanno finta di non aver letto la relazione del prefetto Esposito che ha determinato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Negare quello che è successo è il modo peggiore per affrontare il futuro. Noi non facciamo come gli struzzi, non permetteremo a nessuno di gettare la polvere sotto il tappeto. E sappiamo che qui si è creato un sistema che ha rovinato la sana imprenditoria, ha schiacciato le energie sane di questa città. È da qui che dobbiamo ripartire”.

Accusa la precedente amministrazione di non aver fatto nulla "se non tener buoni i propri comitati d’affari". Vuole “voltare pagina rispetto al malaffare e alla criminalità”.

Il Movimento 5 Stelle vuole essere protagonista della svolta. “Questa proposta politica è stata costruita per rilanciare Foggia in tutte le sue componenti. Non ci può essere una proposta politica seria per Foggia se la costruisci con i soliti comitati di affari, con gli amici degli amici. Non ci può essere futuro per Foggia se pensi solo al salotto buono e abbandoni al degrado il Quartiere Ferrovia, se non pensi a rilanciare il Villaggio Artigiani, se non pensi a quartieri in difficoltà come Cep, Candelaro e tanti altri. Foggia deve crescere tutta insieme, sennò non crescerà mai”.

Conte invoca un riscatto civile e un riscatto delle coscienze. Vede ancora troppa rassegnazione e sfiducia. “Non siamo tutti uguali”, dice ai foggiani. Nell’isola pedonale, secondo gli organizzatori, ci sono più di 500 persone. “Noi non fuggiamo da Foggia, rimaniamo a Foggia, ci impegniamo per far risorgere questa città”, dirà Conte ricalcando una dichiarazione rilasciata alla stampa.

“È importante che il M5S da questo appuntamento elettorale esca ancora più rafforzato, perché noi saremo la guardia pretoriana della nostra candidata e Foggia, per la prima volta nella storia, può avere una donna sindaco. Io ci metto la faccia, sono convinto che non ci tradirà e assolverà al suo compito con disciplina e onore”.

E quando gli chiediamo se basterà un turno, lui ci pensa un attimo prima di rispondere: "Magari, perché no". 

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