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Domenica, 28 Aprile 2024

Lucera non decide e rimanda la contesa al ballottaggio: Abate proverà il colpaccio con Pitta (candidato di Tutolo)

L'ex presidente del Consiglio comunale e leader della coalizione "Facciamo Piazza Pulita" non raggiunge il 50% più uno delle preferenze. A sfidarlo sarà l'ex vice sindaco fuoriuscito dal suo gruppo

"Eravamo consapevoli che raggiungere il 50% più uno con cinque candidati sindaci dall'altra parte della barricata fosse praticamente impossibile. Non ce l'abbiamo fatta per poco". Giuseppe Pitta non sfonda al primo turno, come il suo mentore, Antonio Tutolo, ora eletto consigliere regionale, che un anno fa incassò un risultato plebiscitario, il 65,58%. Sedici mesi dopo la scena è cambiata: i candidati alla carica di sindaco allora erano 4, le liste 14 in tutto, questa volta erano 6 e 360 i candidati alla carica di consigliere comunale in 17 liste.

A Lucera, l'unico comune alle urne con più di 15mila abitanti in provincia di Foggia, è andata secondo i pronostici della vigilia, considerato l'elevato rischio di frammentazione del voto: si andrà al ballottaggio. Ma non era così scontato l'avversario del più quotato. A sfidare per le prossime due settimane il leader "Facciamo Piazza Pulita", ex presidente del Consiglio comunale, sarà Fabrizio Abate, candidato della coalizione di centrosinistra "Insieme per Lucera", ex vice sindaco e fuoriuscito dal gruppo, la coalizione di Tutolo oggi tutta civica. Dopo un testa a testa con Giuseppe De Sabato, già provveditore agli Studi e nel sindacato della scuola, candidato sindaco della coalizione di centrodestra “Ricomponiamo il futuro", intorno alle 17.30 lo ha staccato abbastanza da poter considerare più o meno cristallizzato il dato. Pitta chiude in vantaggio al 47,02% (8.033 voti), con la sua coalizione che ha superato il 50% (51,03%), sintomo di come abbia pesato anche il voto disgiunto. Abate agguanta il 19,10% (3.264 voti), che basta per tornare alle urne il 4 e 5 ottobre. 

Si interrompe qui la corsa di De Sabato che ha tallonato Abate ma si è fermato al 16,96% (2898 voti); Francesco Di Battista, consigliere comunale ininterrottamente dal 2009, alla guida della coalizione “Fare, Meglio” (9,59% - 1638 voti); Dalila Lilian Brescia, candidata della Lega (3,92% - 669 voti) e Raffaella Gambarelli del Movimento 5 Stelle, fanalino di coda con il 3,41% pari a 583 voti.

Pitta, che a marzo aveva presentato la sua candidatura alle Regionali salvo poi fare un 'passo di lato' per lasciare il posto al suo sindaco, partiva con una corazzata di sei liste (Pitta Sindaco, Agricoltori per Lucera, La Pagnotta, Lucera al Centro, Polis Futura, lista Tutolo 2020). In tutto 126 candidati. Rappresenta la continuità. Con lui e la sua squadra i cittadini bocciano o promuovono sei anni di Tutolo. 

"È un risultato molto importante, che dà la prova della compattezza della nostra coalizione e del grande lavoro che abbiamo fatto per le Comunali e per le regionali con l'elezione dell'ex sindaco Antonio Tutolo", ha detto a caldo appena il quadro è apparso più nitido. "Siamo fiduciosi, continueremo a lavorare, anche perché con questo risultato Lucera ha deciso in quale direzione andare, essendo il secondo a quasi 30 punti".

Nel progetto di Fabrizio Abate, 52 anni, ci sono il Partito Democratico, Italia in Comune e Siamo Lucera. Con la metà dei candidati, ma anche due partiti organizzati alle spalle, è riuscito nell'impresa. Lascia i conteggi e invita già il suo competitor al confronto, sin da subito. "Mettere su una coalizione completamente nuova - lo ammette - non è stato facile". Ora vuole ribaltare il risultato: "È senz'altro una strada in salita, non lo neghiamo, sarà difficile, ma ci proveremo con tutte le nostre forze perché pensiamo che si possa realizzare questo sogno".  

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