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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

La Foggia dei 'Regolamenti' del commissario Cardellicchio

Una attività che si è andata intensificando con l’arrivo a Foggia del prefetto Cardellicchio - che da marzo ad oggi - ha portato ad una sistematica accelerazione in una materia a lui particolarmente cara

In due anni di governo cittadino, la commissione straordinaria ha approvato 31 regolamenti. L'attività normativa è andata ad interessare trasversalmente l’azione amministrativa dell’Ente lasciando in tutti i settori un pacchetto di regole e principi utili per la vita della città, si legge nella nota a firma del Comune di Foggia.

Una regolamentazione che si è affiancata a quella, già predisposta con i poteri della Giunta, più direttamente legata alla disciplina interna degli uffici. Si va dal regolamento per la concessione del Patrocino e l’utilizzo del Logo del Comune, al regolamento per l’erogazione dei contributi per le attività culturali. Dal regolamento per la concessione e l’utilizzo dei beni immobili di proprietà comunale a quello per il controllo analogo sulle società partecipate dall’Ente.

Una attività che si è andata intensificando con l’arrivo a Foggia del prefetto Vincenzo Cardellicchio - che da marzo ad oggi - ha fato una sistematica accelerazione a una materia a lui particolarmente cara. In questa seconda fase hanno visto la luce, tra gli altri, il regolamento per l’esecuzione dei lavori sulle strade e quello per le nomine dei rappresentanti dell’Ente nelle società a partecipazione comunale. Ultimi in ordine di tempo: quello per il servizio taxi e, questa settimana, il regolamento che definisce i criteri per gli interventi economici di sostegno a favore di anziani e disabili per l’accesso nelle strutture residenziali socio-assistenziali.

Di particolare rilievo in materia di trasparenza, informazione e partecipazione alla vita della città, sono i due regolamenti approvati a luglio: quello per l’accesso civico ai documenti detenuti dal Comune di Foggia e il regolamento sulla Comunicazione Istituzionale sulla base della Legge 150 del 2000. Due provvedimenti che intervengono in modo significativo nel rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione, offrendo gli strumenti e le regole per includerlo nei percorsi di sviluppo della città. "Si tratta di due regolamenti importanti che, insieme alla pubblicazione ed all’aggiornamento del Cruscotto delle Opere Pubbliche, incidono in modo significativo sulla capacità di ascolto e di dialogo degli amministratori, accrescendo contestualmente il senso di appartenenza dei residenti alla comunità locale. Il disordine amministrativo porta spesso come conseguenza la mancanza di trasparenza e nel regno dell’opacità cresce la mala pianta della corruzione. L’attività di regolamentazione per essere realmente utile, però, deve essere affiancata da una intensa e perdurante attività di monitoraggio e controllo, efficace e rigorosa, che in democrazia è vitale”.

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