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Rifiuti: ossigeno barese per Amica. Mongelli: “Non vedrete un sacchetto per strada”

Il sindaco di Bari Emiliano incontra a Foggia il primo cittadino foggiano. Si va verso il fitto del ramo d'azienda: 1,8milioni di euro al mese da utilizzare come stipendi dei 370 lavoratori, tra Amica e Dauniambiente

“Un incontro positivo e fraterno”. Così il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha definito il vertice di oggi col sindaco Mongelli ed una delegazione dell’esecutivo foggiano convocato sul tema, bollente, dei rifiuti. In particolare sulla possibilità di un “soccorso barese”  in città (attraverso l’Amiu, l’ex municipalizzata di nettezza urbana levantina) dal 1° ottobre prossimo, ovvero quando l’esercizio provvisorio della fallita Amica sarà scaduto e il rischio, concreto, è che nessuno raccolga più sacchetti di immondizia in città con tanto di emergenza igienico-ambientale e socio-occupazionale in cui precipiterebbe il capoluogo dauno.

FITTO DEL RAMO D'AZIENDA - La soluzione,temporanea, il sindaco Mongelli ed i suoi tecnici, com’è noto, l’avrebbero individuata nella formula del fitto, provvisorio, di un ramo d’azienda di Amica. Almeno per 6 mesi. E comunque nelle more della famosa gara europea che dovrebbe portare alla privatizzazione del servizio rifiuti a Foggia (ci vorranno almeno 6 mesi prima che ciò veda la luce) e in attesa di meglio comprendere le evoluzioni normative in materia. E su questa strada ci si sta  muovendo da Corso Garibaldi. Si è bussato a Sia, la società dell’Ato Fg4 di Cerignola, che comunque ha preso tempo e chiesto di “vedere le carte” rimandando il tutto a fine mese. Oggi si chiede aiuto ufficialmente anche all’Amiu di Bari.

LA VISITA DI EMILIANO - Emiliano è giunto a Foggia accompagnato dal presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, e dal direttore dell’azienda di nettezza urbana barese, il foggiano Antonio Di Biase (per ironia della sorte lo stesso che trasformò l’Amica in spa nel 2005, poi spodestato dai Ds per far posto ai cda politici). Dal trio barese la disponibilità politico-istituzionale pare esserci tutta.

EMILIANO A FOGGIATODAY - “Siamo stati chiamati a dare una mano a Foggia e utilizzeremo i prossimi giorni per capire la strategia che il sindaco Mongelli e la sua struttura hanno elaborato ed approfondire alcuni passaggi tecnici, anche rispetto al coacervo di norme che regolano il settore” dichiara Emiliano a Foggiatoday. Ma perché Bari, che soffre già di suo un’emergenza rifiuti a singhiozzo dovrebbe soccorrere Foggia? “La città rischia l’emergenza ambientale e prima che qualche straniero venga a salvarci, meglio darsi una mano tra pugliesi", dichiara serafico il sindaco levantino, conscio di giocarsi una carta importante soprattutto in vista di possibili elezioni politiche nel 2012 che lo vedrebbero come candidato numero uno per la poltrona di Governatore in via Capruzzi.

Ma (perché c’è un ma) sia chiaro: Emiliano non vuole rogne. Anzitutto è necessario che  l’operazione incontri la benedizione della Regione Puglia: “questa – precisa il primo cittadino- l’ho posta come condizione essenziale”. In secondo luogo, nulla deve gravare su Amiu e Comune di Bari. “Noi -ci tiene a chiarire Emiliano, nel tentativo evidentemente di rassicurare anche i “suoi” di sindacati e di lavoratori - non metteremo una lira e non ci assumeremo alcuna responsabilità” (altra, naturalmente, rispetto al ciclo dei rifiuti e al decoro ambientale).

I DETTAGLI TECNICI - Al nuovo “titolare” del servizio il Comune di Foggia garantirebbe 1,8milioni di euro al mese, in larga parte da utilizzare come stipendi dei 370 lavoratori, tra Amica e Dauniambiente. “Foggia – precisa ancor Emiliano- diverrebbe un altro ramo d’azienda che nulla avrebbe a che fare con la nostra azienda. Il Comune di Bari e l’Amiu sarebbero semplicemente serventi di una strategia messa in campo da Mongelli”. E con l’opposizione politica come la mettiamo? “Il nostro è un appoggio istituzionale – replica il primo cittadino- e non credo che la politica debba intervenire, ad alcun livello”. Nei prossimi giorni si incontreranno le rispettive avvocature, quindi ci sarà un vertice con i sindacati Amiu. Espletati questi passaggi e acquisite disponibilità e possibilità, le parti incontreranno il giudice fallimentare, al quale spetterà poi l’ultima parola. Dal canto suo il sindaco Mongelli ha dato la sua parola ai foggiani: “Dal 1° ottobre – ha garantito il giorno del ritiro delle sue dimissioni- non vedrete un sacchetto per strada. Parola di sindaco”.

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