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Puglia, abrogata la legge che affidava le dune in concessione ai privati

Cancellata la norma che consentiva agli stabilimenti di inglobare i cordoni dunali

È stato abrogato l’articolo 66 della legge regionale 32 del 2022 che aveva esteso le concessioni demaniali ai cordoni dunali. Una petizione, lanciata ad agosto dell’anno scorso, aveva raccolto oltre 35.500 firme per chiedere la cancellazione della norma che consentiva agli stabilimenti di inglobare le dune di sabbia costiere.

Il Consiglio regionale oggi, con 18 voti a favore e 17 contrari, l’ha cassata. A prevedere l’abrogazione un emendamento aggiuntivo, primo firmatario Cristian Casili, alla legge approvata all’unanimità che prevede l’istituzione della Giornata regionale della Costa, che sarà festeggiata il 12 aprile di ogni anno.

Aveva espresso parere contrario all’emendamento l’assessore al Demanio della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, il quale ha voluto chiarire che “la norma era stata pensata non per agevolare i concessionari, che comunque su quelle dune non possono fare nulla se non passerelle leggere, ma responsabilizzarli a favore di un bene pubblico come minima contropartita agli utili ottenuti dalla concessione”.

È soddisfatta, invece, la collega Anna Grazia Maraschio, assessora regionale all’Ambiente: “Ho sempre affermato che bisognava tornare indietro sulla legge che affidava le dune in concessione ai privati. Sono quindi felice che oggi la norma sia stata abrogata e che questo sia avvenuto lo stesso giorno in cui il Consiglio ha istituito la Giornata regionale della costa, la cui delibera di Giunta porta la mia firma insieme a quella del collega Piemontese. Un passo indietro, quello sulle dune, che ho sempre auspicato. Le dune sono un sistema delicatissimo che non va toccato. Sopratutto il pubblico non può derogare e lasciare nelle mani dei privati segmenti così delicati, beni così fragili che sono patrimonio della collettività. L'impegno del mio assessorato è costante sulla tutela di questi habitat, recentemente abbiamo stanziato 900mila agli enti parco per il mantenimento o il ripristino di habitat e specie legate all'ambiente costiero, acquatico interno e dune. Anche sulla nuova programmazione delle risorse disponibili Fesr (che ammontano a 25 milioni) saranno previsti fondi per la conservazione delle dune in quanto habitat sensibili".

Sul tema della tutela dei cordoni dunari “si è espressa anche Anci, che come detto oggi dall’assessore Piemontese ha chiesto alla Regione l’istituzione di una cabina di regia dei comuni interessati" ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili. "Crediamo fermamente nel ruolo dei Comuni, tanto che il consigliere Galante, sottoscrittore oggi dell’emendamento, aveva fatto inserire in quel bilancio un articolo per prevedere un contributo per le amministrazioni comunali per realizzare interventi di tutela dei cordoni stessi, così da contrastare i processi erosivi e favorire la conservazione degli habitat naturali presenti. La politica e le istituzioni non devono mai fuggire dalle loro responsabilità, e approvare oggi questo emendamento è ancora più importante perché abbiamo istituito la giornata regionale della costa. Oggi abbiamo fatto un’operazione di tutela delle coste, non lasciando però da soli i privati. La ricerca ha dimostrato quanto sia importante adottare metodi tecnico-scientifici di rinaturalizzazione e di alimentazione delle nostre dune. I cordoni dunari rappresentano per la Puglia il principale bene paesaggistico eco-sistemico da assoggettare a tutela e da conservare: un patrimonio paesaggistico-ambientale d’inestimabile valore di cui prendersi cura. Sarebbe meraviglioso iniziare anche in Puglia una progettazione che preveda la rinaturalizzazione di questi delicatissimi pedoambienti con la messa a dimora di specie come il ginepro coccolone e in genere di flora altamente specializzata che ricopre un ruolo ecologico di fondamentale importanza per l’ecosistema dunale, queste si che sarebbero azioni efficaci per alimentare i sistemi dunari. Invertire la rotta sul depauperamento delle dune costiere è per prima cosa una questione culturale”.

La Puglia è la prima regione italiana ad istituire la Giornata regionale della Costa, programmata per il giorno successivo alla Giornata del Mare e della cultura marina, in vigore su tutto il territorio nazionale.

Saranno organizzate, al fine di preservare e valorizzare il patrimonio costiero nella sua biodiversità e nei suoi caratteri identitari, manifestazioni pubbliche, incontri e tavoli di approfondimento, nonché iniziative finalizzate a promuovere nell'opinione pubblica e nelle giovani generazioni la cultura e la conoscenza della costa e delle peculiarità connesse alla sua tutela e fruizione.

La Regione intende promuovere, in collaborazione con il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, attraverso appositi accordi o intese con i soggetti istituzionali competenti, le iniziative finalizzate alla gestione integrata della costa, in sinergia con le comunità costiere e le altre Istituzioni a vario titolo operanti sul territorio.

Il 12 aprile di quest’anno si celebrerà dunque, grazie all’impegno della Regione Puglia e del contrammiraglio Vincenzo Leone, direttore marittimo della Puglia e Basilicata che ha affiancato la regione nell’iter legislativo, la prima giornata regionale della costa, dando spazio all’accresciuta consapevolezza del valore di questa parte di territorio e sensibilizzando alla necessità di tutelarne, preservarne e migliorarne le condizioni.

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