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Sabato, 27 Aprile 2024
energia Manfredonia

Associazioni scrivono al ministro: "No al parco eolico off-shore di Manfredonia"

13 associazioni riunite nel comitato “Mare Nostrum”, a difesa del paesaggio del Golfo. Al loro fianco Francesco Cariello, Giuseppe L’Abbate e tutti i deputati pugliesi del M5S

Documentazione incompleta, assente ricaduta economica sul territorio, un paesaggio stravolto negli ultimi anni con l’impianto scriteriato di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, danni irrimediabili per le future generazioni sia a carattere economico, sia ambientale, sono solo alcune delle questioni portate all’attenzione del ministro dell’Ambiente Orlando dalle associazioni della Capitanata, riunitesi nel comitato “Mare Nostrum”, sul nuovo Parco Eolico Gargano Sud che si vorrebbe realizzare nel Golfo di Manfredonia.

Un progetto che ha già visto la Regione Puglia esprimersi sfavorevolmente e che prevede l’installazione di 85 pale eoliche, alte 100 metri, a poche miglia dalla costa e che, grazie agli incentivi statali, produrrà ricavi per circa 2,6 miliardi di euro nell’arco di 25 anni, tutti praticamente appannaggio della impresa privata. Un progetto che i cittadini sipontini non vogliono e che chiedono al ministro Orlando di bocciare.

“Lo sviluppo delle rinnovabili non può e non deve trasformarsi in irrefrenabile strumento speculativo alimentato da elevati incentivi che il nostro paese elargisce con criteri alquanto discutibili – afferma il Comitato Mare Nostrum – Il territorio pugliese, mare compreso, è oramai disseminato di parchi fotovoltaici ed eolici. Non si possono lasciare alle future generazioni danni irrimediabili sopportando costi elevati per i contribuenti”.

Al fianco dei cittadini garganici e foggiani si sono schierati anche i deputati pugliesi del Movimento 5 Stelle. “Porteremo la questione in Parlamento alla diretta attenzione del Ministro Orlando – dichiarano Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate – I cittadini pugliesi sono stanchi di veder “stuprato” il loro territorio: una violenza che negli anni ha portato per lo più danni, con le infiltrazioni ben note e che continuano a venire alla ribalta giorno dopo giorno, piuttosto che i benefici economici ed ambientali sperati inizialmente. Un conto salatissimo che pagheranno, purtroppo, le future generazioni di pugliesi e che non siamo disposti ad incrementare”.

“La sfida energetica si combatte su due fronti: il primo è quello dello sviluppo delle fonti rinnovabili a riduzione di quelle fossili, la seconda è quella della riduzione dei consumi energetici tramite l'efficientamento degli edifici pubblici e privati.

Ad esempio dirottando gli ingenti incentivi statali da queste forme speculative al tessuto socio-economico locale, grazie alla riqualificazione di immobili, spazi urbani e processi produttivi delle piccole e medie imprese,  appartenenti ai comuni del Golfo. Un processo sostenibile, nel rispetto dei cittadini e del territorio – concludono L’Abbate e Cariello – è quello auspicabile per la giusta ridistribuzione della ricchezza e di riequilibrio dell'economia locale”.

Problematiche alla grande migrazione di seppie che depongono le uova nel Golfo di Manfredonia, tra le più pregiate risorse ittiche e fonte di guadagno per molte famiglie della zona, complicazioni ai flussi migratori dei volatili che interessano l’area e che dovrebbe portare a prevedere sistemi di “standby” delle pale eoliche durante gli attraversamenti, impatto devastante sulla flora e sulla fauna marina e dubbi sul condizionamento delle attuali correnti marine che rigenerano continuamente le acque del Golfo sono tra le questioni portate all’attenzione del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando dal Comitato Mare Nostrum, creatosi con l’impegno dei cittadini dei “Sipontini 5 Stelle” di Manfredonia.

E tra le associazioni che hanno aderito, troviamo Fidas Zapponeta, Lipu Foggia, Italia Nostra, Impegno Comune Manfredonia, Città Dinamica, F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano), Oasi Lago Salso Manfredonia e Centro Studi Naturalistici-Onlus, A.S.D. Delfino Manfredonia, Rifiuti Zero, Associazione Altura, Ass. AICO e ACLI di Foggia.

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