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Martedì, 30 Aprile 2024
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A Vico torna il Festival del Teatro popolare del Gargano: "Creiamo relazioni e destagionalizziamo il turismo"

Il Festival si terrà tra dicembre e marzo, in scena 7 compagnie provenienti anche da fuori regione

Non solo agrumi, olio e paposce. Vico del Gargano è anche cultura. Ci tengono a sottolinearlo gli organizzatori della seconda edizione del Festival del Teatro popolare del Gargano che per il secondo anno torna a riscaldare le serate invernali della Montagna del Sole. Nato dalla collaborazione tra il Comune e le aps ‘Ncvò ‘Cappa ‘Nsciaun’ e ‘Gli Squinternati’, da fine gennaio a metà marzo nell’auditorium comunale proporrà nei weekend le performance di sette compagnie non soltanto locali, ma anche provenienti da fuori provincia e regione.

Quello che proporremo – ha spiegato in conferenza stampa Giuseppe Aguiar, presidente di ‘Ncvò ‘Cappa ‘Nsciaun’ – non sarà un teatro d’elite, ma un teatro accessibile, per la gente, dai contenuti divertenti ma intelligenti e mai banali. Perché il nostro obiettivo è duplice: vogliamo essere palestra e vetrina per le compagnie amatoriali e semiprofessioniste che tanto hanno da dire, ma allo stesso tempo vogliamo creare relazioni e impedire l’imbarbarimento culturale”.

E difatti la kermesse si terrà in un momento particolare che è quello che solitamente vede le località turistiche del Gargano sonnecchiare in attesa del risveglio estivo con le presenze dei turisti.

Non è stata casuale la scelta del periodo che, come l’anno scorso, abbraccerà i mesi a cavallo del Natale e della Pasqua passando per la festa patronale di San Valentino. Con il Festival vogliamo, infatti, destagionalizzare il turismo e creare anche una sorta di apripista all’estate” ha detto il presidente de ‘Gli Squinternati’ Giuseppe Tavani.

Si parte sabato 27 e domenica 28 gennaio proprio con la compagnia de ‘Gli Squinternati’ e la loro ‘La coppia che scoppia’ riadattata e diretta dallo stesso Tavani. Si tratta di una commedia in due atti che racconta dello sconvolgimento che il ritrovamento di alcune lettere (ritenute prova di adulterio) provocherà nella normale quotidianità di una famiglia, al punto da portare la coppia a decidere di separarsi.

Sabato 3 e domenica 4 febbraio andrà in scena ‘Zi’ Nicole’ degli ‘Amici dell’Arte’ di Lucera. Scritto e diretto da Germano Benincaso e cavallo di battaglia della compagnia lucerina, racconta uno spaccato di vita popolare degli anni ’50. Al centro della vicenda la famiglia Matone la quale vive in condizioni economiche a dir poco disastrose, con numerosi debiti ed ingiunzioni di pagamento e con un figlio che si finge malato per non lavorare.

Il 10 e l’11 febbraio sarà la volta della compagnia dell’aps ‘Ncvò ‘Cappa ‘Nsciaun’ e della commedia ‘La mupia’ scritta e diretta da Giuseppe Aguiari. “Impegnati nella difesa della Mupia, i componenti della compagnia ne combinano di belle” si legge nelle note di regia. Il weekend successivo (17 e 18), direttamente da Guglionesi (provincia di Campobasso) saliranno sul palco ‘I Di(a)lettanti’ con ‘Non c’è due senza tre’, brillante commedia in due atti scritta e diretta da Simone D’Angelo la cui trama parla di un sindaco, Adamo, così attaccato alla propria poltrona, da stare male al sol pensiero di non potersi più ricandidare. A sorpresa, però, arriva una nuova legge che gli permette di ricandidarsi per il terzo mandato a patto che rispetti un piccolo ‘cavillo’.

Sabato 24 e domenica 25 febbraio, da Caserta arriverà la compagnia ‘La Mansarda’ che porterà in scena, per la regia di Maurizio Azzurro, lo spettacolo ‘Pulcinella frizzi, lazzi e cose pazze’, un omaggio agli ultimi tre grandi Pulcinella d’autore di fine ‘800 e inizi ‘900: Petito, Scarpetta e Petrolini.

Il primo fine settimana di marzo (2 e 3) vedrà sul palco ‘Il Baffo di Torremaggiore’ con l’adattamento e la regia di Paolo di Capua della commedia di Eduardo De Filippo ‘Sogno di una notte di mezza sbornia’ (a sua volta riadattamento della celebre commedia shakespeariana ‘Sogno di una notte di mezza estate’). In scena sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente che solo in questo modo ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente.

Finale di Festival sabato 9 e domenica 10 marzo con la ‘Hurricane Company’ di Andria e lo spettacolo scritto e diretto da Vincenzo Tondolo ‘Cercasi fata disperatamente’, un divertissement in cui si gioca ad immaginare Pinocchio in viaggio alla ricerca di una fata per avere il suo lieto fine.

Il Festival del Teatro popolare del Gargano – ha dichiarato Rita Selvaggio, assessore con delega (tra le altre) alle attività culturali – è la testimonianza che le zone che vengono definite marginali, di periferia a causa della collocazione geografica, hanno tanto da dare e da dire. E il merito è della rete: Vico ha capito che la rete è l’unico modo per tradurre in atto le sue innumerevoli potenzialità”.

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