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Una maratona artistica per Roberta, la 32enne vittima di femminicidio che amava la pittura e la musica: "Non è mai colpa delle scale"

L'evento, battezzato "Tutta colpa delle scale", ha coinvolto 25 artisti del territorio per una serata di beneficenza in favore della cooperativa Il Filo di Arianna che promuove interventi e progetti a tutela di donne e minori

Una maratona di beneficenza in favore di una cooperativa che, da vent'anni ormai, si occupa di e progetti a tutela di donne e minori. E' quella che si è tenuta ieri sera, a San Severo, al Circolo Privato Bukowski, in memoria di Roberta Perillo e di tutte le donne vittime di violenza.

La serata è stata scandita da vari momenti: una jam session, live painting, una mostra fotografica digitale e performance teatrali. L'evento, battezzato "Tutta colpa delle scale", ha coinvolto 25 artisti del territorio per una serata di beneficenza in favore della cooperativa Il Filo di Arianna che promuove interventi e progetti a tutela di donne e minori. Dal 2016 gestisce il CAV Centro Antiviolenza dell'Ambito Territoriale Alto Tavoliere con gli sportelli di San Severo, Lesina e Torremaggiore. Il Filo di Arianna si occupa di accogliere le donne, organizza corsi di sostegno alle vittime di violenza, fornisce aiuto psicologico e provvede alla formazione per l'inclusione lavorativa.

L'evento è un tributo a Roberta Perillo, vittima di femminicidio, uccisa dal fidanzato a luglio di quest'anno. Roberta, una trentaduenne radiosa e piena di sogni, amava l'arte, la pittura e la musica. La sua morte ha scosso l'intera comunità di San Severo e i centri vicini. In particolare, i più giovani hanno scelto di reagire e canalizzare la rabbia e il dolore in un movimento che potesse contrastare la dilagante e inaudita violenza e arrestare un'emorragia senza fine.

"Roberta era aperta alla vita". La famiglia Perillo attraverso gli avvocati: "Non vogliamo vendetta ma giustizia!"

In sua memoria e per ricordare tutte le vittime della violenza cieca è nato il gruppo Così Presto No, che ha aderito sin da subito all'iniziativa.

La direzione artistica dell'evento è affidata a  Fabiana Dominik, che con Roberta ha condiviso la passione per la musica. È stata lei a riunire gli artisti che si sono alternati durante la serata. Proiettata, inoltre, la mostra "Le libellule sanno volare" a cura del Circolo fotografico Estate 1826: un "leggero volo fotografico sul pianeta donna" per raccontare l'universo femminile attraverso le immagini. Suggestive, inoltre, le estemporanee dal vivo, un vero e proprio spettacolo di pittura live.

VIDEO | Due scarpe rosse e tante lacrime, l'addio di San Severo a Roberta sotto una pioggia di applausi: "Così presto no..." 

"Siamo fortemente convinti - fanno sapere dal Circolo Privato Bukowski di San Severo - che l’arte sia il mezzo espressivo più forte per comunicare un messaggio di denuncia sociale e strumento di sensibilizzazione su un tema così delicato. L'intera società è chiamata a interrogarsi e fare memoria, perché la verità è che non è mai colpa delle scale". Il Circolo Privato Bukowski di San Severo ha aderito alla campagna nazionale "Posto Occupato": in occasione dell'evento "Tutta colpa delle scale", una sedia è stata riservata ad una donna che avrebbe potuto e voluto sedersi per assistere a questo spettacolo ma che non potrà farlo mai più. 

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