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Aperitivi letterari a Vieste: si parte con 'Il Maestro Vetraio'

Il maestro vetraio di Alberto Raffaelli e' un libro avvincente, mai banale.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Mercoledì 20 luglio alle 21.30 presso 'L'altro chiosco' di piazza Kennedy a Vieste, Alberto Raffaelli presenta "Il Maestro Vetraio", nel primo dei sei aperitivi letterari che si terranno nella perla del Gargano. E' infatti il primo dei sei incontri della rassegna letteraria promossa dal Comune di Vieste e organizzata dall'associazione "Seconda Stella a Destra".

Il maestro vetraio di Alberto Raffaelli e' un libro avvincente, mai banale.

Ambientato a Venezia ha come protagonista Giovanni Zanca, vicecommissario scomodo. Bella e sfuggente, Venezia è descritta anzi respirata in tutto il suo fascino di citta' piena di promesse e altezzosa del suo glorioso passato di padrona indiscussa del mediterraneo. Due sono le indagini che il vicecommissario deve risolvere: l'omicidio di una ragazza moldava il cui corpo viene ritrovato a Marghera, periferia industriale ormai in degrado di Venezia e, al contempo, accertarsi e incastrare il vicesindaco, uomo ambizioso che pur di mantenere una posizioni di prestigio va a compromessi con chi e' più potente di lui e questo prima o poi lo si paga a caro prezzo.

I personaggi che ne vengono fuori rappresentano le tante sfaccettature di una umanita' ferita ma mai sconfitta: arrivisti, truffaldini, corrotti, poveracci, orfani, tutti in una attesa quasi impercettibile, la cogli qua e là tra qualche riga, di qualcosa che li riscatti, che spezzi le catene sordide di ricatto e delazione.

Gli indagati isi imbattono in questa chiesa ormai abbandonata di Marghera, nei pressi della quale la polizia ha ritrovato il cadavere, dove il figlio dell'ultimo artigiano del vetro, Benedetto, sta lavorando per la realizzazione di 12 vetrate commissionate dal vicesindaco. La cosa sbalorditiva e che segna in qualche modo un punto fermo a questa gente che scappa è che guardando queste vetrate ognuno di loro rivede i tanti tasselli di cui è fatta la vita, i mille episodi che fanno il quotidiano e che possono rendere grande e degna di essere vissuta la vita se guardati come una fessura in cui puo' entrare Altro.

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