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'I fiori blu': a Massimo Recalcati il premio della giuria tecnica

Conclusa la prima edizione del premio letterario ideato dall’omonima associazione di promozione sociale, in partenariato con l’Università di Foggia e la Biblioteca La Magna Capitana. Tra i premiati anche Nicolò Govoni e Francesco Lorenzoni

Si è conclusa con una serata di alto profilo culturale e ricca di emozioni, al termine di una lunga attesa, la prima edizione del Premio Letterario Nazionale “I fiori blu”, ideato dall’omonima associazione di promozione sociale, in partenariato con l’Università di Foggia e la Biblioteca La Magna Capitana.

Allo scrittore Massimo Recalcati, autore del libro “Mantieni il Bacio” (Feltrinelli), è stato assegnato il premio della Giuria Tecnica, presieduta da Paolo Mieli e composta da Ritanna Armeni, Pierluigi Battista, Marco Ferrante, Sandra Petrignani, Lidia Ravera e Silvia Truzzi.

Massimo Recalcati, scrittore e psicoanalista tra i più noti in Italia, ha dedicato il premio a Luciana Sica, giornalista di punta di Repubblica, originaria di Lucera, che ha scritto soprattutto di psicoanalisi e di psichiatria fenomenologica e che si è interessata sin da subito al suo lavoro.

"Questo Premio – ha affermato Recalcati che ha tenuto una lectio sull’amore – si manifesta come una tenacia: c’è qualcosa che ha saputo resistere e durare in un tempo difficile. Saper durare. La parola tenacia, la parola costanza, è una parola non estranea al lessico amoroso. Ci sono amori intensissimi che hanno bruciato la passione in un tempo rapido e poi ci sono gli amori che sanno durare nel tempo. L’esperienza di questo premio, che rimane al buio per molti mesi e che ora accende le sue luci, - ha concluso - è un’esperienza di amore che dura nel tempo".

A Massimo Recalcati è stata consegnata l’opera dell’artista foggiana Francesca Roberto. Realizzata in ferro, ceramica a freddo e resina, il Premio rappresenta il Logo dei fiori blu. I materiali non sono casuali. Le radici in evidenza grazie all'uso di resina trasparente sono lasciate visibili, come le nostre radici, le radici della nostra gente, delle nostre tradizioni devono essere sempre nella nostra memoria non nascoste ma esibite con fierezza. I rami, il tronco in ferro: si piega ma non si spezza, e i fiori in ceramica - sapientemente plasmati - rappresentano come con la nostra fantasia e volontà possiamo abbellire ciò che ci circonda.

Una cerimonia partecipata, desiderata, ricca di spunti e di riflessioni, in cui ci si è ritrovati intorno alla bellezza del libro e alla necessità di fare rete per cambiare le cose.

Un bisogno di cambiamento che è emerso anche nei ringraziamenti degli altri due premiati, Nicolò Govoni (fondatore di Still I Rise, un’organizzazione umanitaria internazionale che crea scuole per bambini profughi nel mondo) per il libro 'Se fosse tuo figlio' edito da Rizzoli, e Franco Lorenzoni (fondatore della Casa-laboratorio di Cenci, un centro di sperimentazione educativa per chi considera centrale il dialogo con le bambine e i bambini) per 'I bambini ci guardano' edito da Sellerio.

A loro è stato assegnato il Premio speciale della giuria popolare, entrambi premiati per la prima volta nella loro carriera.

LE MOTIVAZIONI

Al libro di Massimo Recalcati Mantieni il bacio, “perché all’interno di un’opera saggistica e divulgativa di grande finezza acume e popolarità si occupa dell’amore dando alle ragioni del cuore, per dirla con Pascal, una possibilità di essere intese dalla ragione”.

Al libro di Nicolò Govoni Se fosse tuo figlio “per aver raccontato una storia di drammatica attualità senza fermarsi al momento della denuncia, ma delineando, con il proprio lavoro di educatore, un percorso di intervento possibile che ha tenuto conto degli individui al di là delle categorie, provando a cambiare il mondo un bambino alla volta. E perché nella sua esperienza, sfociata nell’organizzazione da lui fondata, Still I rise, letteralmente Mi alzo ancora, è condensata la lotta e la speranza contro ogni difficoltà che la vita può mettere sul nostro cammino”.

Al libro di Franco Lorenzoni I bambini ci guardano, “per aver fotografato con grande perizia il variegato mondo delle scuole elementari, per aver disegnato quel tempo straordinario dell’infanzia scandito da esperienze didattiche vive e filtrate dagli innocenti sguardi di bambine e bambini; e per aver educato alla convivenza civile in un clima sempre più connotato dal sospetto e dal rancore. Franco Lorenzoni va oltre l’amarezza e il dolore che scaturisce dalla foto di un bambino immigrato trovato morto su una spiaggia e prova scardinare la paura dello straniero. Lo fa con un linguaggio semplice, a tratti giocoso come quei bambini che animano le classi della scuola e iniziano proprio a quell’età a scoprire con quali valori si diventa grandi”.

La serata, condotta dalla giornalista Alessandra Benvenuto, direttrice artistica della manifestazione e presidente dell’associazione, insieme con il giornalista Enrico Ciccarelli, è stata trasmessa in diretta su Teleblu.

Ospiti dell’evento anche Isabella Trulli vicepresidente dell’Associazione 'I fiori blu', la docente Rossella Palmieri, professoressa associata all’Università di Foggia, in rappresentanza del magnifico rettore Pierpaolo Limone; la direttrice della Biblioteca La Magna Capitana, Gabriella Berardi; il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso; l’assessore alla cultura del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani, Marco Ferrante per la Giuria Tecnica e Pier Luigi Petrillo, unico rappresentante italiano nel Comitato Unesco a valutare le candidature a Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

In questa prima edizione il Premio ha sottolineato l’importanza delle rinascite, attraverso l’ascolto, il dialogo, la generosità e la condivisione.

"La sfida di questo progetto culturale – ha affermato la direttrice artistica del Premio e presidente dell’Associazione 'I fiori blu', Alessandra Benvenuto – era stimolare il piacere della lettura e della condivisione, e la risposta è stata eccezionale, come ha dimostrato non solo l’entusiastica adesione dei sette giurati di alto profilo, ma soprattutto la partecipazione di molte donne e molti uomini variamente impegnati in questa città nelle loro associazioni o club di servizio. La vittoria dei tre libri di Nicolò Govoni, Franco Lorenzoni e Massimo Recalcati, dimostra quanto sia importante il rilievo e il potere dell’utilità sociale del libro e delle emozioni che produce ancora intensamente, persino in un mondo sempre più digitalizzato. I tre vincitori sono grandi esempi del dono che si può fare del proprio lavoro o della propria vita all’altro, con una suprema attenzione all’ascolto, al dialogo e alla solidarietà".

“Un premio destinato diventare molto importante e a durare negli anni”, ha detto il presidente di Giuria Tecnica Paolo Mieli in occasione della partecipazione alla serata conclusiva. “Pur nascendo in un periodo molto particolare, avendo attraversato le condizioni avventurose della stagione del lockdown, questo evento è l’esito di un lavoro molto impegnativo e molto serio e non può che diventare un premio fortunato”.

Il Premio 'I fiori blu', straordinario momento di condivisione e riflessione, ha messo insieme scrittori, docenti, divulgatori e saggisti di fama per dialogare sul presente, sui libri, sul valore delle parole e sugli auspici per il futuro. Il risultato è stato sorprendente perché il Festival non si è mai fermato anche durante i mesi di lockdown. In tanti, infatti, hanno seguito sulle pagine social del premio, le presentazioni on line dei libri e dei candidati, arricchite dalle interviste condotte dalla direttrice artistica Alessandra Benvenuto, anche con alcuni dei giurati.

I tre vincitori si sono imposti su una sestina che comprendeva Gianrico Carofiglio con 'La misura del tempo' (Einaudi), Viola Di Grado con 'Fuoco al cielo' (La Nave di Teseo), Andrea Marcolongo con 'Alla fonte delle parole' (Mondadori).

Il Premio 'I fiori blu' è nato sotto gli auspici del Cepell – Centro per il libro e la lettura, è sostenuto da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese, e patrocinato da Provincia di Foggia, Comune di Foggia - assessorato alla Cultura.

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