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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Le famiglie comprano meno frutta e risparmiano su tutto: slalom tra gli scaffali a caccia del prezzo più basso

Per difendersi dagli aumenti, otto consumatori su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti per mettere sotto controllo le spese d’impulso

Quest’anno i volumi di cibo finiti nel carrello della spesa a gennaio sono diminuiti di oltre cinque volte rispetto ai prodotti non alimentari e del 4,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tuttavia, si spende comunque il 7,5% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio.

Diminuiscono dell’8% gli acquisti di frutta, ai minimi da inizio secolo, con i consumatori che hanno ridotto del 17% le quantità di pere, del 11% le arance e l’uva da tavola, dell’8% le pesche, le nettarine e i kiwi e del 5% le mele.

Coldiretti Puglia spiega: “Il brusco calo ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana. Un dato ancora più allarmante, se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate. In controtendenza rispetto al dato generale si registra un aumento degli acquisti direttamente dal produttore e nei mercati contadini, secondo un’analisi effettuata da Fondazione Campagna Amica nella rete di vendita diretta degli agricoltori, la più grande d’Europa”.

Per difendersi dagli aumenti, otto consumatori su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. “Le famiglie infatti vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti”.

Nell’ambito del Pnrr Coldiretti ha presentato tra l’altro progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti. “Un impegno che ha l’obiettivo di combattere la speculazione sui prezzi con una più equa distribuzione del valore lungo la filiera per tutelare i consumatori ed il reddito degli agricoltori dalle pratiche sleali”.

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