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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Rizzi interroga il sindaco: "Ovile nazionale e istituti di ricerca, quale futuro?"

Per il consigliere comunale la soppressione dell'Istituto comporterebbe la vendita dei terreni di Posta di Tuoro Barone, patrimonio di Capitanata. "Urge tavolo tecnico"

Gli istituti storici di ricerca, a Foggia, sono a rischio; quali interventi per scongiurarne chiusura o depotenziamento? Si può riassumere in questo interrogativo il documento firmato e fatto protocollare dal consigliere comunale, Vincenzo Rizzi, un'interrogazione indirizzata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale.

“Si presti a queste questioni le stesse attenzioni rivolte all’aeroporto” spiega Rizzi. Lo scenario è presto detto: “L’Istituto Sperimentale per la Foraggicoltura è stato chiuso da parte del ministero delle Politiche Agricole, sussiste un rischio concreto di chiusura dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Foggia conosciuto come Ovile Nazionale”. E i restanti istituti di ricerca Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, museo provinciale di storia naturale, rischiano seriamente il depotenziamento, che può rappresentare il primo passo per un loro futuro smantellamento.

“Tale istituto di ricerca è sorto nel 1921, ospita oltre 1200 ovini e in particolare esemplari in purezza della storica razza Gentile di Puglia e ancor oggi rappresenta un riferimento per chi si occupa di zootecnia. La soppressione dell'Istituto comporterebbe la vendita dei terreni aziendali di "Posta di Tuoro Barone" che ammontano a circa 390 ettari”. Un sito pertanto di straordinaria importanza, una vera e propria oasi che conserva uno spaccato di come era il Tavoliere dei nostri avi ai tempi della transumanza e al contempo un arca per la tutela della biodiversità vegetale e animale della piana.

“Visto il valore naturalistico, si ritiene necessario chiedere l’istituzione di un Sito d’Interesse Comunitario denominato “Ovile Nazionale”. Questo istituto - spiega Rizzi -  garantirebbe uno status di tutela dell’area e permetterebbe al Comune di ottenere risorse economiche da parte della Regione per la sua gestione e fruizione. Pertanto si chiede di mettere in campo tutte quelle misure per scongiurare la chiusura e salvaguardare i posti di lavoro, istituire un tavolo tecnico aperto a tutte le istituzioni operanti nel campo dell'ambiente e delle sviluppo e di riportare con forza le istanze del tavolo in sede romana per ottenere il rilancio e il potenziamento di tutti gli istituti di ricerca.  A partire dall'Ovile Nazionale”.

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