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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia Manfredonia / Borgo Mezzanone

La Giunta Regionale apre alla foresteria di Borgo Mezzanone: "100 container per lavoratori immigrati"

Approvato l’atto propedeutico per la trasformazione della struttura. Obiettivo: "Fornire una risposta alle esigenze umanitarie e di inclusione delle persone che vivono nel’insediamento o che lo popolano" temporaneamente,

Sarà trasformato in foresteria per lavoratori immigrati il Cara – centro accoglienza richiedenti asilo di Borgo Mezzanone, prossimo alla dismissione, dove su suolo di proprietà demaniale, si trova  un vasto insediamento spontaneo di migranti, sorto sulla pista di atterraggio dell’ex aeroporto militare, realizzato mediante la costruzione abusiva di baracche e l’occupazione di vecchie strutture in muratura e container.

E' quanto deciso quest'oggi, dalla Giunta regionale, nello stesso giorno in cui l'ennesimo incendio ha devastato baracche e alloggi di fortuna. L'insediamento, infatti, è stato più volte teatro di episodi di incendio e di incidenti, connessi alle gravi condizioni di degrado e di pericolosità in cui versa il sito spontaneo.

Saranno 100 i moduli abitativi (container) utilizzati per la foresteria: la Giunta oggi ha approvato l’atto propedeutico per la trasformazione della struttura. "Per fornire una risposta alle emergenti esigenze umanitarie e di inclusione delle persone che vivono nel’insediamento o che lo popolano temporaneamente, si rende necessario, in prosecuzione delle azioni sinora intraprese,  attivare una foresteria per lavoratori stagionali stranieri sul territorio nazionale ove, oltre ad offrire un alloggio temporaneo, dignitoso e sicuro, vengano sviluppate azioni finalizzate all'integrazione sociale, all’inclusione, all'inserimento nel mercato del lavoro regolare ed alla promozione dei diritti umani e sociali", si legge nella sintesi dei provvedimenti di Giunta. 

"Può essere quindi utilmente riconvertito il compendio del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (C.A.R.A.) di Borgo Mezzanone, che cesserà la propria attività quale struttura di accoglienza per richiedenti la protezione internazionale al termine del contratto di gestione in corso,  trattandosi di un bene pubblico già dotato di opere infrastrutturali, in posizione baricentrica rispetto alle zone di produzione e di distribuzione dei prodotti agricoli ove trovano occupazione i predetti lavoratori e che, pertanto, previi opportuni interventi di ristrutturazione e di riqualificazione, si presenta particolarmente idoneo alla realizzazione di una foresteria attrezzata e dotata dei necessari servizi di integrazione sociale e lavorativa".

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