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Timori in Amiu Foggia, i lavoratori vedono un futuro nebuloso. Ugl preoccupata: "Servizio rifiuti costoso e scadente"

Il sindacato osserva come siano passati più di otto anni dall'ingresso nella società barese ma non ci sia stata mai l'opportunità, causa infinite proroghe del contratto di servizio, di pianificare e programmare

"Mai una prospettiva chiara di crescita per quella che doveva essere la holding dei rifiuti, su base regionale. Mai una bozza di piano industriale. Mai un contratto di servizio definitivo, pluriennale, serio abbastanza da permettere all’azienda una pianificazione dei servizi, almeno a medio termine. E cosi, dopo decine e decine di proroghe dell’affidamento del servizio di gestione rifiuti, partorite dal Comune di Foggia, della durata di uno o due mesi al massimo per volta, l’avventura di Amiu sembra destinata a finire".

È catastrofica la previsione del responsabile provinciale della Ugl Partecipate Servizi Ambientali di Foggia Antonio Papa, che prefigura lo scenario di un'esperienza al capolinea con l'azienda barese dell'igiene urbana, otto anni dopo l'ingresso del Comune di Foggia nella società che ha assorbito il personale delle fallite aziende Amica spa e Daunia Ambiente. Un brutto presentimento inquieta le lavoratrici e i lavoratori della sede operativa del capoluogo dauno: in Corso del Mezzogiorno, temono che Bari voglia 'scaricare' Foggia.

E così gli spettri del passato si materializzano di nuovo e l'Ugl Psa arriva a ipotizzare un altro 'fallimento', e lo fa anche nella speranza di "scongiurare il peggio". Oggi il quadro completo della situazione è stato trasferito al segretario nazionale Ugl Partecipate Servizi Ambientali, Stefano Andrini, nel corso di un incontro con i responsabili sindacali provinciali sulla gestione dei rifiuti a Foggia.

"Il servizio offerto alla cittadinanza è scadente. E questo lo si deve soprattutto alla carenza di personale. In nove anni, l’organico di Amiu Foggia è passato da 350 unità a circa 250 - afferma Antonio Papa - E mentre per la città di Bari si sentono voci su imminenti assunzioni di circa 100 unità lavorative (cosa positiva che ci auguriamo, comunque), a Foggia non si parla neanche di assumere qualche stagionale per il periodo estivo".

L'organizzazione sindacale ha presentato più volte in questi anni richieste di incontro all'azienda. "Nel migliore dei casi, in quei pochi incontri che si sono svolti, il sindacato ha ascoltato solo promesse vuote, indefinite, coniugate al futuro: 'faremo, diremo, vedremo, valuteremo'. Anche in tempi recenti la Ugl ha invitato l’azienda a riprendere le normali relazioni industriali, senza ricevere risposte. Infatti, sono cadute nel vuoto le richieste d’incontro del 18 febbraio, il sollecito del 23 aprile e, da ultima, la richiesta del 14 maggio per un incontro con l’azienda alla presenza del nuovo segretario nazionale, Stefano Andrini". Pur consapevoli delle restrizioni Covid, avrebbero auspicato un incontro in videoconferenza.

E intanto a Foggia "arrivano le cartelle della Tari. È solo un acconto, per carità - osserva il responsabile provinciale Ugl Psa - Tre bollette a famiglia, da pagare entro maggio-luglio-settembre, e poi ci sarà il conguaglio a fine anno". E il sindacato teme anche un aumento della tassa, "per un servizio rifiuti costoso e scadente", che secondo l'Ugl non porta utili alla città di Foggia. 

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