rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Il grido di dolore dei lavoratori impiegati nella pulizia dei mezzi Ataf: "Da dieci anni nell'inferno della precarietà"

La segreteria Territoriale della Filt-Cgil ha inviato una nota alla sindaca Episcopo e ai consiglieri comunali sulle condizioni dei lavoratori della Gimar: "Da oltre un decennio tali lavoratori, transitati da una ditta all'altra per cambio appalto, hanno subito peggioramenti sia dal punto di vista salariale che contrattuale"

"Una richiesta che questa Amministrazione Comunale può e deve accogliere, sottolineando che tutto ciò avviene all’interno di una municipalizzata finanziata dai cittadini e quindi, per definizione espressione della legalità, della trasparenza e della crescita sociale".

È quanto dichiara in una nota inviata alla sindaca Episcopo e ai consiglieri comunali, il segretario territoriale della Filt-Cgil Antonio Travisano. La missiva verte sulla condizione dei lavoratori della Soc. Coop. Gimar, impiegati nelle attività di pulizia dei mezzi e dei locali Ataf di Foggia. Secondo quanto denuncia il sindacato, da oltre un decennio i lavoratori, transitati da una ditta all'altra a ogni cambio di appalto, hanno visto peggiorare la propria condizione, sia dal punto di vista salariale che contrattuale.

"Occorre ricordare che le mansioni da essi svolte, rappresentano il tipico esempio di esternalizzazioni di attività proprie, che una Società mette in opera con l’intento di efficientare l’organizzazione aziendale con un occhio alle esigenze di bilancio. Nella realtà, tali operazioni, di traducono spesso in pesanti ristrutturazioni che scaricano esclusivamente sul Lavoro e quindi sui lavoratori, interventi di maquillage societario, con scarsi risultati sul piano dei conti e forti ricadute in termini occupazionali e salariali degli addetti", rileva Travisano.

"Le attività che vedevano impiegati 12 dipendenti Ataf full time, con Ccnl degli autoferrotranvieri a tempo indeterminato, vengono oggi svolte da 11 lavoratori di una Soc. Coop. assunti a 20 ore settimanali, con un Ccnl di comodo all’azienda che si è aggiudicata la gara di appalto. Inoltre, tali lavoratori, in tutti questi anni, per effetto dei continui cambi di appalto, hanno subìto un mancato adeguamento della progressione economica legata all’anzianità", puntualizza Travisano.

In aggiunta, ci sarebbe anche un utilizzo degli stessi lavoratori in mansioni "debordanti quelle previste dal bando di gara e senza un’adeguata attenzione sul versante della sicurezza e salute sui posti di lavoro".

Il segretario territoriale della Filt-Cgil conclude: "Questi lavoratori a cui oltre dieci anni fa, era stato assicurato dai politici di turno, un percorso breve verso la stabilizzazione e la reinternalizzazione delle attività, continuano a vivere l’inferno della precarietà e dello sfruttamento e chiedono che i riflettori dell’informazione si accendano sulla loro condizione".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il grido di dolore dei lavoratori impiegati nella pulizia dei mezzi Ataf: "Da dieci anni nell'inferno della precarietà"

FoggiaToday è in caricamento