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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

“Misero 17,3%” di differenziata, cittadini e associazioni tornano alla carica: “Stop al contratto con Amiu”

I firmatari dell'esposto presentato a Procura, Corte dei Conti e Anac chiedono al nuovo dirigente di riesaminare l'affidamento

Tornano alla carica i firmatari dell’esposto presentato il 10 gennaio per sottoporre alla Procura, alla Corte dei Conti e all’Autorità nazionale Anti Corruzione le criticità del servizio di igiene urbana a Foggia e presunte anomalie nell’affidamento ad Amiu Puglia. Dopo un’integrazione depositata il 30 gennaio, arriva un altro esposto.

Questa volta, il comitato di cittadinanza attiva La Società Civile, Italia Nostra, e Konsumer Italia, associazioni presiedute rispettivamente da Lucia Aprile, Giuseppina Cutolo e Giuseppe Potenza, e poi Giorgio Cislaghi, Marcello Sciagura e gli avvocati Oreste Di Giuseppe, Michele Vaira e Nicola Zingrillo, tutti in qualità di privati cittadini, alla luce della correzione dei dati sulla raccolta differenziata dei mesi di novembre e dicembre 2022 pubblicati sul portale dell’Osservatorio regionale dei rifiuti Puglia, evidenziano che la percentuale di differenziata relativa allo scorso anno “si attesta a un misero 17,3%”. Secondo i calcoli dei consulenti della rete di associazioni e cittadini, il “dato reale” si attesterebbe al 16%. Già il dato del 22%, ricordano, era considerato da Ager non soddisfacente, “figuriamoci il 16%”, scrivono nell’esposto.

Sollecitano una modifica del Piano economico finanziario di Amiu Puglia, basato su un dato poi rettificato, per sottoporlo nuovamente alla validazione dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti. Associazioni e liberi cittadini si aspettano che Comune e Amiu facciano chiarezza sulle specifiche responsabilità della pubblicazione di quei dati poi ritoccati.

“Appare estremamente opportuno – si legge nell’esposto - che il dirigente del Comune di Foggia, Saverio Pio Longo, con la massima urgenza voglia astenersi dal firmare il contratto con Amiu e provvedere a riesaminare, in autotutela l’intero procedimento”. Lo dicono anche in relazione al dato del 2021, pubblicato sempre dall’Osservatorio regionale, che parla del 28,23% di differenziata. A fronte di una riduzione di oltre 11 punti percentuali in un anno, contestano la relazione che giustificava la scelta dell’affidamento in house, a firma dell’ingegnere Concetta Zuccarino, precedentemente assegnata pro tempore al Servizio Ambiente, nella parte in cui si riteneva che Amiu potesse garantire gli obiettivi di efficienza e qualità del servizio.

Insistono: la decisione di affidare ad Amiu il servizio, dal “carattere eminentemente politico”, deve essere “rimeditata su basi conoscitive più ampie e, soprattutto, più corrette”. Al nuovo dirigente ricordano che “uno dei principali requisiti per l’affidamento diretto è quello della qualità del servizio, riscontrabile non solo dalle promesse per il futuro, ma anche e soprattutto (quando si tratta di rinnovo, come in questo caso), da quanto dimostrato in passato”.

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