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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Foggia, milioni di euro di tributi non riscossi ma "trend virtuoso" delle casse del Comune. Grana sgomberi

La Corte dei Conti invita l'ente a continuare nell'attività di recupero dell'evasione e, soprattutto, ad attuare un'attività mirata ad una riduzione del debito per i contratti di locazione

La situazione debitoria per i rapporti di locazione da emergenza abitativa “continua a rappresentare una problematica” per il Comune di Foggia e a certificarlo è la Sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei Conti nell’ultimo monitoraggio, il quattordicesimo, sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale.

È una delle criticità rilevate dal Collegio sulla scorta della relazione dei revisori dei conti con riferimento al primo trimestre 2021. Risultano "ampiamente insoddisfacenti", poi, per molte voci, i dati sulle riscossioni dei tributi, specie l'indice di riscossione delle sanzioni per violazione del codice della strada pari ad "un modesto 12,29%": tradotto, solo 329.668,81 euro su 2.682.838,48 euro, mancano all'appello 2,3 milioni di euro. 

Lo stesso dicasi per l'indice di riscossione della Cosap (nel 2021 sostituita dal canone unico patrimoniale) pari al 56,20%, in peggioramento rispetto al 98,17% del 2020 ed al 100% del 2019, e Sanzioni Sue e Suap in conto residui pari al 23,91% "assai insufficiente, anche se in leggero aumento rispetto al 13,17% del precedente esercizio 2020". Un indice di riscossione "ancora una volta molto inferiore" si è registrato per la tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani: 10,11%, in ulteriore peggioramento rispetto al 28,33% al 31 dicembre 2020.  

Il Collegio parla di "valori ancora (in taluni casi gravemente) insufficienti" e condivide l’esortazione dei revisori “a continuare nelle attività di recupero evasione e soprattutto ad attuare un’attività mirata ad una riduzione del debito per contratti di locazione”. Il Comune non incassa abbastanza. "Come del resto - osserva la Corte dei Conti - non appaiono soddisfacenti le attività di recupero dei crediti di spettanza".

Rispetto al recupero dei crediti relativi alla gestione della Gema, il Collegio non ha riscontrato alcun progresso. "Sarà dunque necessario che il comune di Foggia intraprenda iniziative volte ad implementare l’attività di recupero dei propri crediti - scrive la Corte dei Conti - anche al fine di evitare eventi prescrittivi che vedrebbero il sorgere naturale di ipotesi di responsabilità erariale a carico dei responsabili di tali gravi omissioni nella percezione di quanto di competenza dell’ente".

C'è però un tesoretto nei ruoli trasmessi all Agenzia delle Entrate per un totale di 60.553427 euro relativi ai tributi maggiori, la cui riscossione coattiva è però sospesa da 18 mesi. Sarebbero tutte maggiori entrate, a garanzia della stabilità finanziaria per i prossimi anni.

Tutto sommato, la relazione è in linea con la precedente. Migliora lo stato della cassa: al 30 giugno 2021 nel salvadanaio del Comune ci sono 88.425.875,71 euro, e sei mesi prima erano 68.733.896,62. Il Collegio, a tal proposito, parla di un "virtuoso trend" che ha avuto inizio a partire dal dato del primo semestre 2019, con saldi di cassa sempre crescenti. Come già avvenuto nel 2020, il Comune di Foggia non ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria nel primo semestre di quest'anno.

"L'Ente ha previsto la quota di disavanzo da ripianare pari a 5.909.836,11 euro anche per il 2022 e il 2023, annualità in cui invece da piano di rientro era previsto rispettivamente 2,909.836,05 euro e 1.049.660,40 euro - avevano scritto nella loro relazione i revisori - Pertanto, se nel triennio 2021-2023 l'Ente dovesse rispettare gli obiettivi indicati nel bilancio di previsione, si potrà completare il ripiano del disavanzo nel 2024 con un'ultima quota pari a 663.519,16 euro e, quindi, con molto anticipo rispetto alla data prevista (2043)".

I tempi medi di pagamento si attestano sui 9 giorni, e il Comune ha eliminato una serie di passività potenziali del piano di riequilibrio come l'impianto di biostabilizzazione per 7 milioni e le fatture delle utenze.

Pesa lo stallo sugli sgomberi anche perché sono “sorti nuovi debiti relativi a periodi più recenti (2019-2021) non ancora pagati”. Ma "non c'è inerzia del Comune di Foggia", precisano dagli uffici finanziari: l'arcinota penuria di alloggi alternativi ostacola le operazioni e il Comune è costretto a continuare a pagare l'indennità di disoccupazione. Già solo per Borgo Mezzanone il Comune spende qualcosa come 500mila euro l'anno.

La rappresentazione del debito relativo alle locazioni per emergenza abitativa, evidenzia il Collegio, "ha fatto riscontrare la presenza di situazioni ancora irrisolte (ancorché di vecchia data), l’imminente emersione di ingenti debiti fuori bilancio (es. nei confronti della Dora Immobiliare s.r.l.), nonché un aumento della posizione debitoria, passata da 1.811.473,79 euro (31 dicembre 2019), a 1.959.790,70 euro (31 dicembre 2020), a 2.286.671,44 euro (dato aggiornato al 30 giugno 2021)".

Dopo un nuovo richiamo, il Comune di Foggia darà seguito alla richiesta di realizzare specifici capitoli per ogni tipologia di passività oggetto del piano. Già negli ultimi monitoraggi, era stata evidenziata l'inesistenza nel bilancio di un capitolo specifico per le passività da contenzioso. "C'è un equivoco sul fondo contenzioso", ha precisato il dirigente dei Servizi Finanziari Carlo Dicesare che ha risposto ai rilievi con una relazione. Dal 2017 accantonava somme ogni anno, da ultimo 5,6 milioni di euro. Ma adesso in variazione al bilancio istituirà il capitolo e aggiungerà 3 milioni. A fine 2021 il fondo contenzioso arriverà a quasi a 9 milioni accantonati, che potranno tornare utili anche nel caso di una eventuale soccombenza nel contenzioso Amica. "Lo stato del contenzioso appare tranquillo oggi", fa sapere il dirigente.

La commissione straordinaria, prendendo atto della deliberazione della Corte dei conti sul raggiungimento degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio finanziario depositata il 9 settembre, in una delibera del 4 novembre ha invitato i singoli dirigenti, ciascuno per le proprie competenze, ad adottare "ogni misura correttiva idonea a superare le criticità rilevate".

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