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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia Roseto Valfortore

A Roseto Valfortore il primo centro di accoglienza della fauna selvatica del Sud

Avrà come obiettivo primario quello di curare e recuperare gli animali trovati feriti o in difficoltà e restituirli alla libertà

A Roseto Valfortore nascerà il centro territoriale di prima accoglienza della fauna selvatica omeoterma della provincia di Foggia. A sancirlo l'approvazione della convenzione tra la Regione Puglia e il Comune. Avrà come obiettivo primario quello di curare e recuperare gli animali trovati feriti o in difficoltà e restituirli alla libertà.

Il Villaggio Primavera di Roseto - l'area destinata alla realizzazione del centro - con quelli di Volturino, Volturara Appula, Castelnuovo dell Daunia e Carlantino - è uno dei cinque complessi turistici fanno parte del progetto 'Primavera' avviato nel 1998 dalla Comunità dei Monti Dauni settentrionali e finanziato con la Legge 64/1986, composto da mini alloggi e servizi comuni (camper service, bar, sala ristoro, campi da tennis e calcetto, etc.) e ciascuno con circa 50 posti letto.

L’area, costituita dalle strutture e pertinenze, con la presenza di immobili in buono stato manutentivo, è risultato il luogo ideale per la realizzazione del centro, direttamente connesso con la gestione della fauna con particolare riferimento a specie di importanza conservazionistica e venatoria.

Gli obiettivi e le attività che si impegna ad espletare in nome e per conto della Regione Puglia, riguardano l'accoglienza di tutti gli esemplari di fauna selvatica omeoterma (uccelli, mammiferi) rinvenuti feriti o in difficoltà; le comunicazioni e il confronto con il centro regionale di recupero della fauna selvatica in difficoltà di Bitetto (Ba); le comunicazioni e attività amministrative correlate all'accoglienza e alla cura degli animali selvatici; il pronto soccorso veterinario; il trasferimento al Centro Recupero Regionale della fauna selvatica in difficoltà degli esemplari che necessitano di successive e particolari cure e riabilitazione; la liberazione degli esemplari recuperati, previo inanellamento, in accordo e coordinamento con la struttura regionale; la gestione di una banca dati relativa all'accoglimento della fauna in difficoltà, il mantenimento e cura degli esemplari accolti fino alla loro liberazione o all' eventuale trasferimento al Centro Recupero Regionale; l'incenerimento delle spoglie degli esemplari giunti morti o deceduti presso il centro o trasferimento delle spoglie di esemplari di specie di notevole interesse scientifico e naturalistico a strutture idonee alla loro accoglienza; l'eventuale supporto alla Regione nella predisposizione di misure atte all’attuazione del Reg. (UE) n. 1143/2014 e del D.Lvo n. 230/2017 inerente disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione di specie esotiche invasive; k) Relazione attività svolta dal Centro con cadenza annuale; la realizzazione, in accordo e collaborazione con l’Osservatorio Faunistico Regionale, di studi, ricerche e monitoraggi delle specie appartenenti alla fauna omeoterma.

Per garantire il raggiungimento degli obiettivi sono previste attività manutentive e di adeguamento delle strutture alle necessità specifiche del centro; la realizzazione di strutture mobili e fisse finalizzati al mantenimento, cura e riabilitazione degli esemplari di fauna selvatica; l'acquisto attrezzature, materiali, alimentazione, farmaci, etc. per la gestione attiva; la gestione delle attività di cura, riabilitazione, rilascio degli esemplari di fauna attraverso l’utilizzo di operatori specializzati con precedenti e comprovate esperienze (operatori per la cura, faunista, medico veterinario, etc.).

L’attivazione del centro potrà assolverà alla gestione di esemplari provenienti dall’intero territorio della Capitanata. Sarà istituita una 'Scuola di formazione sulla flora e sulla fauna' - seconda in Italia e prima al Sud - ci saranno attività di formazione didattica per le scuole e per tutti i gradi di istruzione; la formazione di dirigenti regionali: 

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