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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

La verità di Sevi, ‘grande assente’ tra i candidati rettori: “In UniFg situazione di forte frammentazione”

A poche settimane dalle elezioni, che vedono ben 8 candidati in lizza per il rettorato UniFg, Sevi spiega i motivi della sua scelta

E’ stato prorettore nel corso del breve (perché terminato anzitempo) mandato del rettore PierPaolo Limone e il suo nome è stato il primo a spuntare nel toto-nome del futuro rettore UniFg. Ma la candidatura di Agostino Sevi, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’ateneo dauno non è mai arrivata. A poche settimane dalle elezioni, che vedono ben 8 candidati in lizza per il rettorato UniFg, Sevi spiega i motivi della sua scelta.

“Quando un mandato elettorale si conclude prematuramente e in maniera anche traumatica, dato l’improvviso e repentino succedersi degli eventi si profilano due scenari: da un lato una corale assunzione di responsabilità circa i progetti avviati e da portare a compimento; dall’altro una frammentazione delle istanze e delle personali visioni di sviluppo della nostra università”, spiega. “Se si fosse verificata la prima ipotesi non avrei esitato nel dare la mia disponibilità ad assumere il governo dell’Ateneo a cui ho dedicato trent’anni della mia vita professionale. Purtroppo, però, ha prevalso il secondo scenario e questo ha provocato in me un forte disagio, perché ho percepito che l’armonia e l’unitarietà d’intenti a cui si era lavorato in questi tre anni si era smarrita”.

Insomma, sono venute meno le condizioni ‘ambientali’ di un progetto già avviato e da portare a termine. Da qui la decisione di fare un ‘passo di lato’, lasciando il campo alla collega di Dipartimento Milena Sinigaglia, già direttrice del Dafne. La situazione che si è determinata è di “forte frammentazione”, spiega Sevi in una lettera aperta inviata alla testata. “Ciascun candidato dovrà aprirsi al dialogo con la comunità e al confronto con gli altri candidati. Con questi ultimi dovrà cercare punti di contatto nei rispettivi programmi e tradurli in una comune visione che non risponda a istanze personalistiche, ma intercetti credibilmente la sensibilità di una comunità che riprendere il suo cammino di crescita lungo le linee tracciate dal piano strategico di ateneo”.

Per il futuro prossimo, quindi, “l’università dovrà essere all’altezza del ruolo di guida del nostro territorio che, da più parti e ai massimi livelli istituzionali, le viene richiesto e attribuito. Per fare questo la nostra Università dovrà sapere interpretare, al di là di ambizioni personali e interessi circoscritti, il ruolo di volano del nostro territorio, garantendo una crescita equilibrata della sua offerta formativa nei diversi ambiti della ricerca e una forte azione di creazione e disseminazione sul territorio della conoscenza, unico e irrinunciabile strumento per la promozione del nostro ricchissimo patrimonio umano”, continua.

Tra gli interventi più urgenti e qualificanti, Sevi evidenzia “la ristrutturazione della caserma Miale, che, con i suoi 13.000 m2 di superficie potrà garantire le aule, i laboratori, gli studi per i docenti e i servizi per gli studenti che consentiranno a Foggia di assumere i connotati di una vera città universitaria”, ma anche “gli interventi previsti per la Facoltà di Medicina, la ristrutturazione dell’ex Conventino per innalzare il numero di residenze per gli studenti fuori sede e la nuova sede per i corsi di laurea in Scienze Motorie. Sarà nondimeno necessario”, conclude, “rinsaldare le alleanze con tutte le istituzioni territoriali e nazionali per dare all’università di Foggia il ruolo di promotore di sviluppo reale e duraturo per questa terra che tanto ha sofferto ma che tanto merita in termini di attenzioni, di riqualificazione, di crescita”.

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