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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Terrorismo, arrestato a Foggia foreign fighter ceceno: cercava nuove reclute da arruolare nell'Isis

Eli Bombataliev, 38enne ceceno, secondo le prime ricostruzioni, durante il soggiorno a Foggia, avrebbe cercato di indottrinare alla jihad e reclutare nuovi combattenti facendo proselitismo

Si chiama Eli Bombataliev, il 38enne cittadino ceceno fermato dalla Polizia di Stato a Foggia lo scorso 5 luglio nel corso di un blitz antiterrorismo. L'arresto è stato emesso nell’ambito del procedimento penale nr. 12855/16 Mod. 21 della Procura Distrettuale di Bari, per la prevenzione e contrasto del fenomeno dei ‘foreign fighters’ ceceni dell’ISIS, in transito in Italia ed in collegamento con terroristi in Siria ed in altri stati dell’Unione Europea, oltre che con filiere jihadiste caucasiche.

Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari, sono state effettuate dagli uomini della DIGOS di Bari, con il supporto del GICO della Guardia di Finanza di Bari per quanto riguarda gli aspetti legati al finanziamento del terrorismo.

Secondo le prime ricostruzioni, durante il suo soggiorno in Capitanata, Bombataliev avrebbe cercato di indottrinare alla jihad e reclutare nuovi combattenti facendo proselitismo all'interno della moschea di via Zara a Foggia.  

Inoltre, dall'attività investigativa si è appurato che Bombataliev fu protagonista nell'assalto, avvenuto a Grozny in Cecenia, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre del 2014, presso la 'Casa della Stampa', sede delle principali emittenti locali, e a una scuola, da parte di un commando composto da jihadisti aderenti all'Emirato del Caucaso. Nell'attentato persero la vitta 19 persone. Bombataliev ha inoltre militato in gruppi combattenti dell'Isis in Siria tra il 2014 e il 2015.

Un significativo contributo informativo è stato acquisito nell’ambito di una collaborazione internazionale con il Belgio, in quanto Bombataliev (soggetto all’attenzione anche dell’AISI) era inserito in una rete di reclutatori e combattenti ceceni dell’ISIS attivi in quello Stato e soggetto segnalato dall’AISI (L’Agenzia informazioni e sicurezza interna). 

Contestualmente all'arresto del foreign fighter, sono state efffeettuate 3 espulsioni per motivi di sicurezza internazionale: si tratta di due fratelli albanesi di 26 e 23 anni, in regola sul territorio nazionale, e di una donna russa di 49 anni, in stato di clandestinità, rispettivamente stanziati a Potenza e Napoli. I tre erano tutti soggetti alle attività di indottrinamento di Bombataliev e, nel caso della donna, di una vera e propria istigazione al martirio attraverso attacchi suicidi. 

Alle fasi esecutive dell’operazione hanno partecipato anche gli uomini della DIGOS di Napoli, Foggia e Potenza, sotto il coordinamento dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Il GIP del Tribunale di Foggia, in data 7.7.2017, dopo aver convalidato il fermo, ha applicato nei confronti del Bombataliev la misura della custodia cautelare in carcere (SEGUE IL VIDEO DELL'ARRESTO).

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