Scosse di terremoto: con epicentro a Mattinata la 50esima dell'anno, al largo del Gargano la 51esima
Salgono a 50 i terremoti localizzati o avvertiti dall'inizio dell'anno in provincia di Foggia con magnitudo superiore a 2, tutti perlopiù sulla Montagna del Sole, la zona della Puglia più esposta ai terremoti
La terra trema sul promontorio del Gargano. Un minuto dopo la mezzanotte del 25 dicembre, si è verificata un terremoto di magnitudo 2.4 con epicentro a cinque chilometri da Mattinata e a otto da Monte Sant'Angelo.
Il sisma, con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7530, 16.0260, è stato localizzato dalla sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ad una profondità di 8 km. Un'altra scossa, sempre nel giorno di Natale, con magnitudo 2.0, è avvenuta sulla Costa Garganica alle 8.47 con coordinate geografiche (lat, lon) 42.1920, 15.7640 ad una profondità di 6 km.
Salgono a 51 i terremoti localizzati o avvertiti dall'inizio dell'anno in provincia di Foggia con magnitudo superiore a 2, tutti perlopiù sulla Montagna del Sole, la zona della Puglia più esposta ai terremoti. Difatti, è un promontorio di sollevamento circondato da faglie attive, come quelle di Mattinata, Manfredonia e del Candelaro (qui l'approfondimento).
Il più disastroso mai registrato in Puglia fu quello di magnitudo 6.7 che alle 10.50 del 30 luglio 1627 causò un maremoto di grandi proporzioni e almeno cinquemila vittime (continua a leggere).
Presso il dipartimento dell'Università di Bari c'è una sezione staccata dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'ente con sede a Roma preposto alla sorveglianza sismica. Il prof. Andrea Tallarico è il responsabile del progetto Otrions. Scopo principale della rete sismica costituita da 12 stazioni, ciascuna realizzata ponendo in un pozzetto superficiale un sensore sismico a tre componenti che è collegato ad un acquisitore, è di registrare la sismicità del Gargano
