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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Violenze ad anziani e disabili nelle strutture socio-sanitarie: telecamere obbligatorie a protezione dei pazienti

Approvata in Commissione regionale Sanità la proposta di legge presentata dal consigliere Antonio Tutolo. Si tratta di uno strumento che introduce forme di prevenzione e contrasto delle condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità

La Commissione regionale Sanità, presieduta da Mauro Vizzino, ha approvato a maggioranza la proposta di legge presentata dal consigliere Antonio Tutolo (Gruppo Misto) recante 'Disposizioni per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità'.

Nello specifico, si tratta di uno strumento che introduce forme di prevenzione e contrasto delle condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità nell’ambito di presidi assistenziali di qualunque tipo, anche diurno. Un fenomeno che ha riguardato anche la provincia di Foggia, come attestano le recenti inchieste sul 'Don Uva' e sulla rsa Stella Maris

Sono previsti due obblighi principali: l'installazione autonoma di un sistema di telecamere a circuito chiuso, con conseguente comunicazione all’Azienda sanitaria locale di riferimento, in caso di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Fermo restando il rispetto degli attuali regolamenti nazionali ed europei sulla privacy e sui diritti delle persone con disabilità e per la loro attivazione sarà necessario acquisire il consenso degli ospiti o dei loro tutori.

In caso di inadempimento, scatta la revoca automatica dell'accreditamento istituzionale e delle autorizzazioni all'esercizio dell'attività. Il secondo obbligo riguarda la formazione iniziale e permanente del personale che opera nelle strutture, con verifiche periodiche sulla professionalità e sul mantenimento delle capacità psico-attitudinali a relazionarsi, in condizioni di stress, con soggetti vulnerabili. Nel testo della legge è anche prevista la disposizione a carico dell’assessore regionale di redigere ed emanare, entro 15 giorni dall’entrata in vigore, un apposito regolamento sulle possibilità di visita dei parenti nelle strutture private. “Abbiamo la responsabilità di proteggere in ogni modo quelle persone che non sono nelle condizioni di potersi difendere da sole o di denunciare i soprusi subiti – commenta Tutolo – e quindi abbiamo il dovere di individuare gli strumenti tecnici e legislativi per impedire che si ripetano inaccettabili violenze fisiche e psicologiche come quelle a cui abbiamo assistito in situazioni recenti, oltre a quelle di cui non siamo nemmeno a conoscenza. Un disabile e un anziano maltrattato, anche se non parente proprio, lo dobbiamo considerare comunque un nostro congiunto a tutti gli effetti, e quindi spero che questa norma ora sia approvata all’unanimità dal Consiglio, così da garantire tranquillità, sicurezza e serenità ai pazienti, alle rispettive famiglie e agli stessi lavoratori che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono persone perbene e veramente dedite ai loro assistiti. Intanto – conclude - ringrazio i colleghi che hanno firmato la mia proposta e quelli che l’hanno votata in Commissione”.

Finalmente il legislatore regionale ha deciso di obbligare le strutture che accolgono anziani e persone fragili ad installare videocamere di sicurezza per proteggerli dagli abusi di cui troppo spesso sono state vittime.

"La proposta di legge approvata oggi dalla III Commissione Sanità, su iniziativa del consigliere regionale Antonio Tutolo, era molto attesa dai familiari di chi è, purtroppo, costretto a risiedere o a trascorrere molto tempo nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Come lo era dai lavoratori onesti, ingiustamente colpevolizzati a causa delle condotte indegne di alcuni tra loro. Chi amministra questo tipo di strutture potrà avere, finalmente, uno strumento utile a tutelare il buon nome e la corretta gestione della struttura stessa, il cui utilizzo sarà certamente rispettoso delle norme sulla privacy e regolamentato con il contributo prezioso dei sindacati", ha dichiarato Tommaso Pasqua, presidente dell'Asp Castriota e Corroppoli.

"Mi auguro che in Consiglio regionale siano superate le obiezioni che hanno indotto alcuni consiglieri della III Commissione a non votare favorevolmente la proposta di legge", ha aggiunto Pasqua, il quale ha garantito che le strutture dell'Asp saranno "le prime in Puglia ad allinearsi alle prescrizioni della legge che attendiamo da anni".

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